AMMALIRSE &
DINTORNI
La carissima amica M.
P. F.(è per questioni di riservatezza che mi limito ad indicare le iniziali di
nome e cognome) mi à posto due quesiti
ai quali rispondo qui di sèguito.
Mi à riferito che la sua vecchia mamma usava il termine appiciuto per dire triste ed abbattuto; ed usava altresí
l’infinito ammalirse riferito
ad animale che si lasciasse morire. Le
ò risposto
cominciando con il
dire che dei due termini, usati da sua mamma, solo il secondo e cioè ammalirse è voce corretta ed attestata
nel linguaggio napoletano scritto ed orale, ma è verbo in forma riflessiva di ammalí usato sia riferito a gli uomini che alle bestie nel
significato primo di immalinconirsi e poi in quello di perder
le forze, ridursi in condizione di debolezza tali da poter addirittura condurre
alla morte; il part. pass. ammaluto/a
vale perciò intristito/a,
malandato/a, prossimo/a alla morte. Etimologicamente ammalí è un denominale incrocio di male e malincunia con
protesi di un ad→am rafforzativo.
Quanto al termine appiciuto
(cosí come mi è stato riportato) nel
significato di triste, abbattuto, ma anche intirizzito per il freddo, infreddolito,
aggricciato per freddo, noia o spavento
si tratta di un’evidente corruzione del parlato di un corretto appucenuto attestato nel linguaggio napoletano scritto ed
orale,quale part.passato del verbo appucení
= intristire,sbiancare in viso, abbattere,
intirizzire,aggricciare, farsi da parte etc. etimologicamente denominale
dell’iberico pocho = sbiadito,
scolorito con protesi di un ad→ap rafforzativo.
M’auguro di aver chiarito all’amica la portata dei due
termini e d’avere interessato qualche altro dei miei ventiquattro lettori.
Raffaele Bracale
Nessun commento:
Posta un commento