mercoledì 29 gennaio 2020

BARDASCIA & dintorni




BARDASCIA & dintorni


Con la voce   bardascia (che si ritrova anche nel siciliano con varie significazioni spesso di comodo, ma semanticamente inesatte (basti pensare alla terminazione in a della parola che è  di genere femminile e viene  riferita al maschile...)  quali: monello, giovane omosessuale etc. )   nell’ idioma  napoletano si indica  null’altro che una ragazza e spesso questa parola (ora quasi del tutto desueta) la si poteva incontrare nel napoletano d’antan con un  simpatico diminutivo – vezzeggiativo:  bardascella = ragazzina.         L’ etimologia di bardascia  è originariamente dal persiano bardal  attraverso l’ arabo: bardağ dove  è propriamente la prigioniera, la schiava  giovane ed estensivamente la ragazza cosí come nella parlata  napoletana. La voce napoletana  bardascia  à tuttavia una tenue assonanza con la voce italiana(con la quale ovviamente non deve confondersi!) bagascia che indica  la meretrice; la voce bardascia non va confusa altresí con il termine partenopeo vajassa che indica  la serva, la fantesca;e che  proviene  dall’arabo: baassa attraverso il francese bajasse da cui in toscano si generò  bagascia= meretrice.Quella ricordata assonanza  tra le voci bardascia, bagascia, vajassa determina spesso tra i meno esperti della parlata  napoletana una innesatta confusione tra i significati dei termini provocando un conseguenziale marchiano errore nel loro campo d’applicazione.
Raffaele Bracale
31/03/08

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