GNACCULILLO SOTT’Ô CELLARO
Letteralmente: Il piccolo sgorbio sotto il cellaio, id est:
il mostriciattolo nascosto in cantina. Espressione d’antico e desueto impiego
popolare usato a benevolo dileggio delle improvvide lamentele di chi,
fantasiosamente, si prefiguri una
sequela di avvenimenti infausti, che tema gli debbano occorrere e se ne
inutilmente dolga, atteso che non è
assolutamente certo che quegli avvenimenti accadano, visto che sono solo un parto della fantasia non supportati da
riferimenti concreti.Con l’espressione di commento si fa riferimento ad un
analogo inesistente personaggio accreditato di essere protagonista di
insopportabili disavventure iniziate con una perigliosa nascita indesiderata e culminanti con la sua segregazione in una
cantina per tenerlo lontano dalla vista del prossimo, atteso che si trattava di
un mostriciattolo, uno sgorbio, un bambino deforme, nato per errore ed a cui per maggior disdoro era stato imposto il nome di Gnacculillo (nome
comune inteso proprio s.vo m.le diminutivo di gnacco adattamento collaterale di ‘nchiacco = sgorbio, imbratto, scarabocchio e per traslato mostriciattolo; voce deverbale di ‘nchiaccà
da un lat. volg. imblancare→’nchiaccare→’nchiaccà).
Nell’inteso popolare colui/colei che si lamentasse di disavventure
prossime ad accadergli/le anche quando non ce ne fossero i prodomi e paventasse
perciò paure infondate, veniva accreditato per dileggio di comportarsi come
quell’ inesistente Gnacculillo che si
autodichiarava a sproposito titolare di
inenarrabili avversità.
Brak
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