MIÉTTELA 'NTERRA etc.
L'espressione: "Miéttela
'nterra e vide si cammina" è desueta e nota ormai solo a pochi
anziani come il sottoscritto. Comunque per contentare l’amico P.D.F. che me ne
à richiesto la illustro qui di sèguito,
nella speranza che possa interessare anche qualche altro dei miei ventiquattro
lettori.Comincio con il dire che l’espressione in esame viene usata quale
sarcastica risposta negativa ad un’immotivata richiesta di danaro e fu un tempo
molto spesso usata, in alternativa ad altra che annoterò in coda, da genitori assillati da parte dei figliuoli
di immotivate e/o reiterate richieste di argent de poche;
per comprenderla
appieno si deve pensare che il
soggetto cui viene rivolta la richiesta di danaro ed intende rispondere negativamente nonché sarcasticamente se usasse l'espressione per intero,cioè in maniera conforme al suo intero pensiero, direbbe o dovrebbe dire : Questa richiesta è una cosa che non sta in piedi, per cui non è capace di camminare; ed infatti se tu (che me la fai) poni a terra questa tua assurda richiesta vedrai che essa non
cammina in quanto non sta in piedi!
soggetto cui viene rivolta la richiesta di danaro ed intende rispondere negativamente nonché sarcasticamente se usasse l'espressione per intero,cioè in maniera conforme al suo intero pensiero, direbbe o dovrebbe dire : Questa richiesta è una cosa che non sta in piedi, per cui non è capace di camminare; ed infatti se tu (che me la fai) poni a terra questa tua assurda richiesta vedrai che essa non
cammina in quanto non sta in piedi!
L’altra
espressione usata in alternativa a quella in esame fu: jí mettenno ‘a fune ‘e notte
Ad litteram: Andar mettendo la fune di notte.
Locuzione che si usava pronunciare risentitamente, in forma negativa ( nun vaco mettenno ‘a fune ‘e
notte) (non vado tendendo la fune
di notte)oppure sotto forma di domande retoriche:ma che ghiesse mettenno
fune ‘e notte?(forse che vado tendendo funi di notte?),oppure ma
che te cride ca vaco mettenno fune ‘e notte? (pensi
forse ch’io vada tendendo funi di notte?) per protestare la propria onestà, davanti ad eccessive richieste di carattere economico; a mo’ d’esempio quando un figlio chiede troppo al proprio
genitore, costui nel negargli il
richiesto usa a mo’ di spiegazione la
locuzione in epigrafe, volendo significare:
essendo una persona onesta e non
un masnadiero abituato a rapinare i viandanti tendendo una fune traverso la
strada, per farli inciampare e crollare al suolo, non ò i mezzi economici che
occorrerebbero per aderire alle tue esose richieste; perciò règolati e mòderale !
Brak
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