TRAMMIARSE
Questa volta è stato il
caro amico P. G. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad
indicare solo le iniziali di nome e cognome) a
chiedermi via e-mail di chiarirgli
significato e portata del verbo
partenopeo in epigrafe.
Provvedo súbito premettendo che la voce in esame è una di
quegli antichi termini napoletani, presenti già nei calepini del D’Ambra, P.P.
Volpe, Andreoli ed in altri, ma quasi del tutto assente nella parlata corrente
al segno da poterla ritenere voce desueta, ma è verbo icastico e pregnante che
meriterebbe un uso maggiore e continuato atteso i suoi numerosi significati che
qui di seguito illustro cominciando con il dire che la morfologia riportata è
quella riflessiva di un originario trammià [con etimo nel lat. volg. *trambiare(da
collegarsi a s-trambus)] da non confondere con il trammà/ndrammà [che è un
denominale di tramma(dal lat. trama(m) con raddoppiamento espressivo della
nasale bilabiale (m)] di significato del tutto diverso.
Torniamo alla voce che ci occupa per dire che essa vale: in primis
1) risentirsi, détto di chi reagisce
con irritazione ad atti e comportamenti ritenuti ingiusti e offensivi, di chi
si adombra avendosela a male,si
impermalisce incappellandosi, si indispettisce,si picca, prendendosela, si sdegna, si urta; e per
traslato 2) scuotersi, contorcersi détto delle cose che, quale reazione ad
una causa scatenante divergono dal loro normale andare o comportarsi retto e continuo
per abbandonarsi a scosse e contorsioni poco controllabili [ad es. una vettura
in movimento, a seguito d’una sollecitazione improvvisa (urto o frenata)abbandona
il suo consueto moto rettilineo e controllato, per precipitare in un moto
agitato e/o contorto. ] Ben altri i significati dI trammà/ndrammà [
denominale di tramma(dal lat. trama(m)] che vale macchinare,ordire,
tessere trame (tendenti all’ inganno)
con estrema furbizia e/o scaltrezza.]. Talora
trammà/ndrammà sono riportati erroneamente come trammià/ndrammià creando
confusione.
E qui penso di poter far punto convinto d’avere esaurito
l’argomento, soddisfatto l’amico P.G. ed interessato qualcun altro dei miei
ventiquattro lettori e piú genericamente
chi dovesse imbattersi in queste paginette.Satis est.
Raffaele Bracale
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