mercoledì 29 aprile 2020

UNO MONTA ‘A LUNA


UNO MONTA ‘A LUNA
(‘o juoco d’ ‘e cavalle).
Un affezionato lettore (U.Z. di cui per questione di riservatezza riporto le sole iniziali di nome e cognome) lettore che frequenta quotidianamente   questo mio Blog,mi à chiesto di parlare di un antico giuoco di strada noto nel napoletano con il nome in epigrafe. L’accontento súbito dicendo che si tratta di un divertente e dinamico giuoco diffuso in tutta la penisola con varî nomi. Ad esso può partecipare  un numero indefinito di giocatori, ma non meno di dieci; il campo di gioco è qualsiasi  spazio aperto, di preferenza lastricato (spesso un intero marciapiede per tutta la sua lunghezza.); per il giuoco non occorre alcun materiale
Ed eccone lo svolgimento: I concorrenti (cavalli) con la schiena curvata si dispongono in fila indiana, a distanza di tre o quattro metri l'uno dall'altro;l'ultimo della fila (capo-gioco) dopo breve rincorsa poggiandosi con le mani sulle spalle del primo cavallo cercherà  di scavalcarlo, quindi proseguirà, attenendosi ai successivi  comandi, pena una penitenza o l’esclusione dal giuoco,   superando il successivo e cosí via fino all'ultimo, dopo di che egli stesso si disporrà  nella stessa posizione degli altri, diventando cavallo. Quindi si continuerà  ripartendo dall'ultimo.
In questo  gioco occorre accompagnare i balzi scandendo volta a volta  le frasi della seguente filastrocca ed accompagnando il salto talora con un gesto/comando :
"UNO MONTA ‘A LUNA"(salto semplice );
"DDOJE MONTA ‘O VOJO"(salto seguito da due veloci colpi di mano aperta sulla schiena del cavallo);
"TRE ‘A FIGLIA D’ ‘O  RRE""(salto seguito da tre colpi di bacino sul fondoschiena del cavallo successivo),

4QUATTO ARAPE ‘STA BBUATTA!
(salto preceduto da una pedata nel sedere del cavallo),  

5 CINCHE ‘A FORA DÔ SINCO"(salto seguito da cinque colpi di piede smontando  dal cavallo ed atterando fuori dalla fuga delle mattonelle del marciapiede o dei quadroni di basalto della strada, pena una piccola penitenza decisa dal capo-gioco),
6 SEJE ‘E TTOJE E ‘E MMEJE (saltando si colpisce la schiena di chi sta sotto a pugni chiusi; chi manca il colpo va sotto.)

7SETTE MAMMÀ ‘O DDICETTE: TRE PPASSE ‘NCRUCIATE ANNANTE E TTRE ADDERETO (dopo il salto si deve atterrare con i piedi incrociati, si devono fare veloci passi incrociati in avanti ed indietro e non si deve toccare nessun giocatore durante tutta l'operazione, pena l’esclusione dal giuoco.)
8OTTO ‘O PACCOTTO: SI ME TUOCCHE VAJE SOTTO
( dopo il salto bisogna fermarsi dove si atterra, senza neppure  sfiorare l’ostacolo saltato:  un piccolo tocco fa sí che si vada sotto.)
9 – NOVE ‘A PACCHIANELLA ‘E LL’OVA ( dopo il salto bisogna fermarsi dove si atterra  e colpire con una manata (ma senza guardare)la testa dell’ostacolo saltato, chi manca il colpo va sotto.)

10 –DDIECE, MULIGNANE A SCAPECE (salto semplice; dopo il salto si battono le mani tante volte quante decise dal capo-gioco.)
11 – ÚNNICE, VIENEME ‘O DDICE
(Durante il salto bisogna posizionare le mani a mo' di rapace e stringere la schiena di chi sta sotto come se fosse una preda, una volta atterrati si deve fare un passettino indietro ed urlare qualcosa (spesso una vibrante pernacchia) nell’orecchio di chi sta sotto. )
12 –DDÚRECE ZOCCOLE E SURECE (Durante il salto bisogna picchiettare, a mo’ di passettini di topo, con una mano la schiena di chi sta sotto, se si travolge chi sta sotto o si manca il picchiettamento si va sotto.)
13 - TRÍRECE PENNIELLO E VVERNICE
(Prima del  salto, bisogna avvicinarsi a chi sta sotto ed effettuare questa operazione: strusciare con la mano aperta a mo’ di pennello tutta la schiena di chi sta sotto, assestare   un colpo al sedere ed infine saltare l’ostacolo con un balzo da fermo.)
14 – QUATTUÓRDICE  CURTIELLO E FFRÒBBICE  
(salto difficilissimo,  da farsi  da fermo, senza rincorsa,  tenendo le mani in tasca o gravate del peso di un indumento.Chi perde l’indumento o travolge l’ostacolo è escluso definitivamente dal giuoco. )
15 – QUÍNNECE MIETTELO ‘NCURNICE; MAMMÀ E PAPÀ CE VENONO A PPIGLIÀ!
(salto semplice con fuga finale;  il capo turno decide per quanti secondi chi sta sotto puó cercare di acchiappare uno dei giocatori, se non ci riesce il gioco ricomincia con lui sotto).
E con questo penso d’avere esaurito l’argomento e d’avere  contentato  l’amico U.Z. ed interessato qualcuno dei miei ventiquattro lettori per cui faccio punto fermo con il consueto satis est.
Raffaele Bracale


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