E APPRIESSO?
APPRIESSO ARRIVENO ‘E PEZZIENTE!
Il caro amico A. R. (i
consueti problemi di riservatezza mi costringono ad indicare solo le iniziali
di nome e cognome) di spendere qualche parola per illustrare significato ed
origine dell’espressione napoletana in epigrafe. Gli ò cosí risposto:
Carissimo, ti rispondo e spero di essere esauriente. L’espressione di cui mi
chiedi che ad litteram vale: “E
appresso, e dopo?” “Appresso arrivano i
pezzenti di san Gennaro!” è pressoché desueta, ma fu viva e vegeta negli anni
’50 del 1900 sulla bocca di chi, importunato ed infastidito da un
incontentabile astante che, non soddisfatto dal racconto di un aneddoto e/o
episodio, continuasse ad interrogare chi
lo narrasse con reiterati e irritanti:”E appresso? E poi?” volendo significare
a costui ch’era inutile il suo chiedere
ripetutamente in quanto non v’era
null’altro da aggiungere ed il racconto si chiudeva lí senza ulteriori giunte
e/o particolari. E per addivenire a tanto chi raccontava usava una risposta
ironica e succosa[giocata sulla doppia valenza (temporale e locativa)
dell’avverbio “appresso” che in napoletano vale temporalmente: dopo, inoltre e
locativamente: al sèguito, dietro. ] risposta che tagliasse la testa al toro e
fosse convincente per l’importuno, che si vedeva costretto a non reiterare i
suoi punti interrogativi. L’ironica risposta di cui ti dico fu/era:
“Appresso arrivano i pezzenti di san
Gennaro!” con la quale ci si riferiva ad una abitudine ancóra viva, come del
resto l’espressione, negli anni ’50 del 1900,usanzanza
per la quale le famiglie piú facoltose della città bassa erano solite invitare
ad ogni esequie di familiare e/o persona cara,[in cambio di parva moneta e
contenuto asciolvere elargito ] una
rappresentanza, in divisa [gilet rosso (che scimmiottava le camice rosse del
predatore nizzardo...)] e labaro dei
poveri/pezzenti, ospiti dell’ospizio annesso all’ospedale “San Gennaro dei
Poveri”, nel popolare quartiere Sanità,dove
erano assistiti delle suore Figlie della
Carità, conosciute come Suore
Vincenziane, [fondate nel 1633 da San Vincenzo de’ Paoli (Pouy in
Guascogna 24 aprile 1581 - †Parigi 27
settembre 1660) e Santa Luisa de Marillac (Parigi, 12 agosto 1591 –† Parigi, 15
marzo 1660), che seguirono e seguono
ancóra la loro vocazione in tutto il
mondo, impegnandosi ovunque al servizio dei piú poveri; E qui mi fermo pensando di poter far punto convinto d’avere esaurito
l’argomento, soddisfatto l’amico A. R.
ed interessato qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e piú
genericamente chi dovesse imbattersi in
queste paginette.Satis est.
Raffaele Bracale
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