martedì 26 maggio 2020

ASCí PRENA P’’E TTIRATORE


ASCí PRENA P’’E TTIRATORE
Anche questa    volta tento di fornire  adeguata risposta ad un  quesito dell’amico S.C. (al solito, motivi di riservatezza mi impongono di  riportar solo le iniziali di nome e cognome di chi mi scrive per sollecitar ricerche) che mi à chiesto per le vie brevi  di mettere a fuoco portata, significato e valenza dell’antica espressione in epigrafe, usata un tempo nella città bassa  e che oggi  si puó cogliere solo sulle labbra di qualche  napoletano d’antan. Mi metto all’opera per significargli che l’icastica locuzione in esame ebbe una sua precisa valenza sarcastica incentrata sul termine teratóra [pl. f.le,  perché usato in senso proprio,laddove il pl. maschile tirature è usato in senso traslato di tiraturo(voce m.le dal lat. regionale tiraturu-m)] per indicare esattamente gli ampi cassetti del mobile da stanza da letto  cioè del comò destinati in primis ad accogliere la biancheria personale e di famiglia. Nella fattispecie con l’espressione da rendersi nel senso di: Adoperarsi per risultare incinta (al solo scopo)di non vanificare l’acquisto frettoloso, addirittura ante-sponsale  di biancheria per neonati, conservata nei capaci cassetti del cassettone. Il sarcasmo della locuzione si trasferí poi  in riferimento ad ogni incauto acquisto ed ogni comportamento  faticoso non giustificato da cogenti necessità ed è il medesimo dell’espressione analoga:  Ancòra nun è pprena Marianna e ggià ànno spaso fasciatore e ppanne che letteralmente è: Marianna non è ancora incinta e già ànno sciorinato fasce e pannolini, locuzione quest’ultima usata sarcasticamente ed a divertito commento delle azioni di chi si predispone e si prepara a qualcosa con evidente eccessivo anticipo.    E qui giunto mi fermo sperando  d’avere esaurito l’argomento,  d’aver adeguatamente risposto al quesito dell’amico S.C.   e  d’avere interessato  i miei consueti ventiquattro lettori.
Satis est.
R.Bracale Brak

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