venerdì 22 maggio 2020

TENÉ CUMME Â LAMPA D’’O SALVATORE


TENÉ CUMME Â LAMPA D’’O SALVATORE
La datata espressione in epigrafe che ad litteram vale: tènere/tené o mantènere alla stregua della lampada (posta davanti alla custodia) del Salvatore [che sta per Santissimo sacramento] è da intendersi al di là del senso letterale con riferimento ad ògni faccenda persona o cosa da trattare con la medesima attenzione,  precisione, esattezza, accuratezza, diligenza che un tempo il sacrista doveva mostrare quando ancóra la lampada perenne da tabernacolo era alimentata ad olio e andava sorvegliata cotidie con estrema solerzia rabboccando il combustibile per evitare che lo stoppino si spegnesse.
Per il verbo tené/manténere rimando alibi dove ò già trattato ad abundatiam la voce; il s.vo f.le lampa  vale  lampada, lume acceso [dal lat. lampa(dem)],e non va confusa con l’omografa ed omofona lmpa che con  etimo dal fr. lampée vale bicchiere di vino.
Satis est. Brak

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