sabato 16 maggio 2020

TERESA, TERESA, TUTTA ‘A NOTTE ‘A TENE APPESA


TERESA, TERESA, TUTTA ‘A NOTTE ‘A TENE APPESA
Letteralmente: Teresa, Teresa, tutta la notte la tiene appesa (...in mostra). Trattasi di un’antica locuzione di tono cantilenante usata nella città bassa, negli anni cinquanta del millenovecento, a furbesco dileggio di procaci ragazze accreditate di essere di facili costumi e dedite se non al meretricio, alla bella vita notturna facendo mostra gratuita delle proprie grazie. In realtà l’espressione nacque e con tutt’altro sapore ed intendimento, al tempo del regno  di Francesco II di Borbone  (Napoli, 16 gennaio 1836 – †Arco, 27 dicembre 1894),     allorché l’industria dei guantai a Napoli era già fiorente soprattutto nel quartiere Sanità dove primeggiava tra gli altri produttori una tale Teresa Fiorillo [ ne mancano, purtroppo, dati biografici] che prese l’abitudine di tenere aperto al pubblico  giorno e notte i suoi negozi, inalberando l’insegna  della mano guantata appesa (cfr. alibi) donde l’espressione nata quasi a fare da reclame a quella prodruttice di guanti; però – come ò anticipato -  nella città bassa, negli anni cinquanta del millenovecento l’espressione fu presa in prestito e ripetuta con tono cantilenante, fu  intesa  nel significato salace e furbesco riportato.      
Brak

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