TERESA,
TERESA, TUTTA ‘A NOTTE ‘A TENE APPESA
Letteralmente: Teresa, Teresa, tutta la notte la tiene
appesa (...in mostra). Trattasi di un’antica locuzione di tono cantilenante
usata nella città bassa, negli anni cinquanta del millenovecento, a furbesco
dileggio di procaci ragazze accreditate di essere di facili costumi e dedite se
non al meretricio, alla bella vita notturna facendo mostra gratuita delle
proprie grazie. In realtà l’espressione nacque e con tutt’altro sapore ed
intendimento, al tempo del regno di
Francesco II di Borbone (Napoli, 16 gennaio
1836 – †Arco, 27 dicembre 1894),
allorché l’industria dei guantai a Napoli era già fiorente soprattutto
nel quartiere Sanità dove primeggiava tra gli altri produttori una tale Teresa
Fiorillo [ ne mancano, purtroppo, dati biografici] che prese l’abitudine di
tenere aperto al pubblico giorno e notte
i suoi negozi, inalberando l’insegna
della mano guantata appesa (cfr. alibi) donde l’espressione nata quasi a
fare da reclame a quella prodruttice di guanti; però – come ò anticipato - nella città bassa, negli anni cinquanta del
millenovecento l’espressione fu presa in prestito e ripetuta con tono
cantilenante, fu intesa nel significato salace e furbesco riportato.
Brak
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