PUOZZE TENÉ ‘E MASTE Â CASA!
Malevola imprecazione, a ragione, ritenuta la peggiore
maledizione che si possa lanciare a qualcuno; infatti- come già in tempi remoti
ebbe a sostenere Marco Tullio Cicerone [Arpino 3/1/106 A.C. - †
Formia 7/12/43.C.] in una sua missiva, se non erro, all’amico Tito Pomponio Attico ( Roma ?110
a.C. -†ivi 31/3/ 32 a.C.) augurare a
qualcuno di avere i muratori in casa equivale al piú brutto anatema che si
possa scaraventare su qualcuno atteso che, come è notorio, i muratori, siano
essi maste ‘e cucchiara [maestri
muratori], meze cucchiare [operai
specializzandi], fravecature [operai
semplici], o solo manipule
[apprendisti muratori]si comportano tutti alla medesima maniera, rovistando,
danneggiando, sporcando [cfr. alibi: 'E
FRAVECATURE, CACANO 'NU POCO PE PPARTE E NNUN PULEZZANO MAJE A NNISCIUNU PIZZO.]
imperversando e soprattutto procrastinando sine die il compimento del lavoro,
di talché invadono, occupando quasi una dimora
e lasciano ovunque tracce del loro passaggio.
Brak
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