RACCHIO-
RACCHIA
Questa volta su invito del carissimo amico S.C. [che, per
motivi di riservatezza mi vedo constretto ad indicare con le sole iniziali] mi
accingo a parlare dei sostantivi in epigrafe per indicarne significato e, se
possibile etimologia. Va da sé che si tratta di un’ unica voce una volta al
maschile (racchio) ed una volta al femminile (racchia). E però, stranamente i
significati sono diversi: al maschile, cosí come registrato nei datatissimi
Raffaele D’Ambra e Pietropaolo Volpe, racchio vale offensivamente sciocco, cretino,
idiota, balordo, insensato, stolto, babbeo et similia ,ma pure fatuo, vanitoso,
melenso, vanaglorioso, mentre il femminile racchia piú che all’aspetto mentale
di una persona fa riferimento all’aspetto fisico ed identifica una donna che
non sia avvenenente, ma sia brutta,
sgraziata, se non deforme o malfatta, quasi grottesca e del tutto priva di
femminilità. E fin qui nulla quaestio: sui significati, or ora elencati un po’
tutti gli addetti ai lavori e/o gli appassionati sono d’accordo; i problemi
sorgono quando si affronta l’etimologia del termine.Troppe furono le etimologie
proposte dai tanti autori dal D.E.I. al D’Ascoli, da Iandolo a de Falco ed
altri; ve le risparmio. Il D’Ambra non ebbe dubbi e collegò racchio [fatuo,sciocco]
all’ebraico racha di pari significato; il D’Ambra però non registra il lemma
racchia nei significati che ò summenzionato, lasciando intendere che racchio al
femminile racchia connoti una donna fatua sciocca cosa che invece, nell’inteso
comune corrente non è atteso che una donna sciocca non è detto che sia priva di
femminilità cosí come oggi si ritiene sia una racchia. A mio avviso perciò
occorre trovare un’altra origine del termine racchio e del femminile racchia ,
origine che semanticamente possa giustificare i significati di stupido e di
sgraziato; reputo che il greco rakos [cencio,straccio,ciarpa] semanticamente possa rappresentare qualcuna
priva di forma e/o grazia.
Non mi pare ci sia altro da aggiungere e penso di aver
risposto all’invito dell’amico S.C. ed interessato chi mi leggesse. Satis est.
Raffaele Bracale.
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