VENí DÔ VALLO ‘O BBUINO
L’amico S.V. (i consueti
problemi di riservatezza mi costringono ad indicare solo le iniziali di nome e
cognome) mi à chiesto via e-mail di chiarirgli
origine e significato
dell’espressioni
partenopea in epigrafe. Gli ò cosí
risposto: l’espressione su cui vuoi mi soffermi è una datata [risalente alla
prima metà del 1800]icastica locuzione [attestata pure, ma memo esattamente
come: “Scennere dô vallo ‘o bbuino” però sia l’una che l’atra formulate in
maniera interrogativa retorica: “Ma ‘a do’ viene? Dô vallo ‘o Bbuino?”, “Ma ‘a
do’ scinne? Dô vallo ‘o Bbuino?” Id est: “Donde provieni? Dalla valle di
Bovino?” “Donde scendi? Dalla valle di
Bovino?” e si
colse ed ancòra si può coglierla sulle
labbra di qualche napoletano d’antan, per significare: “ Sei forse stupido,
un deficiente, un ritardato, tonto, stolto, balordo, babbeo, uno
scimunito, come coloro che provengono dalla valle di Bovino? E ciò non perché i
nativi o gli abitanti di quel comune [della provincia di Foggia il cui territorio comunale, in gran parte collinare è
situato fra i monti della Daunia e la valle del Cervaro, ricco di prati,
boschi e numerose sorgenti d'acqua, comune che per essere il piú
importante della zona diede un tempo il nome alla relativa valle: valle di
Bovino [nella parlata napoletana: “Vallo d’’o Bbuino”] ed oggi Valle del Cervaro che è appunto la vallata
fluviale situata tra l'Appennino Campano e il Subappennino Dauno, a cavallo fra
le province di Avellino e Foggia ed oggi deve il suo nome all'omonimo fiume...]siano o
fossero stupidi, sciocchi o melensi, quanto perché la sullodata valle [o
vallo]fu un tempo meta della trasumanza di
mandrani campani[questi sì accreditati, in quanto di modeste, umili
origini,d’essere bonaccioni, paciocconi ed anche bietoloni, giuggioloni, semplicioni,
sempliciotti!] che ivi conducevano i loro armenti perché si nutrissero sugli
ubertosi pascoli della zona, per poi rientrare alle loro sedi di partenza,
stanchi, defatigati e perciò intontiti.
E qui penso di poter far
punto convinto d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto l’amico S.V. ed
interessato qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e piú
genericamente chi dovesse imbattersi in
queste paginette.Satis est.
Raffaele Bracale
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