APÀRETE ‘A CASTAGNA!
Letteralmente: Para
la castagna!Datatissima locuzione esclamativa rivolta amichevolmente ad un
conoscente che si voglia mettere sull’avviso di non lasciarsi andare, ma
di tenersi pronto a porre riparo ad
una sopravveniente inattesa, ma quasi certa, disgrazia che colpirà il
malcapitato messo in guardia.
L’espressione è costruita adoperando uno dei meno usati significati estensivi di castagna
che è intesa non solo come il
frutto del castagno, a buccia coriacea di color marrone, lucida
all'esterno e pelosa all'interno avvolta da uno spinoso riccio, ma anche, nel
pugilato, un colpo molto potente, nel calcio un tiro fortissimo e
nell’espressione in esame un guaio, una disgrazia o quanto meno un fastidio
atteso che risulta molto scomodo
liberare il frutto dal suo spinoso riccio. Mette conto rammentare infine che il
verbo aparà [dall’iberico aparar] di cui
apàrete è la seconda persona sg. dell’imperativo à numerosi significati:
ornare, addobbare, ma pure frenare, trattenere, porre riparo.
Raffaele Bracale
Nessun commento:
Posta un commento