lunedì 25 ottobre 2021

‘O CAFÈ, ‘O CCAFÈ ED ALTRO

‘O CAFÈ, ‘O CCAFÈ ED ALTRO

In napoletano esistono delle voci  che possono avere una doppia forma grafica: o con la geminazione della consonante d’avvio o con la consonante scempia; quando la grafia e quindi la lettura  di tipo forte presenta la geminazione iniziale, ci si trova difronte  ad una voce che se non è femminile[es. ‘e ccose, ‘e ffiglie, ‘e ccarte etc] è neutra[genere conservato nel napoletano e perdutosi nell’italiano]  e solitamente son voci che si riferiscono a generi alimentari,a cose  inanimate, ovvero che non contemplano l’intervento umano, o a concetti astratti  (ad. es.: ‘o ccafè, ‘o ppane, ‘o ssale, ‘o ppepe, ‘o ffierro(inteso come metallo),’o cchiummo((inteso come metallo), ‘o bbene, ‘o mmale, ‘o ppecché etc. ; spesso invece una medesima voce può presentarsi con una grafia con consonante d’avvio  scempia  ed in tal caso cambia  di significato (ad es.: ‘o cafè =mescita o negozio dove viene servita la relativa bevanda, ‘o fierro (inteso come attrezzo da lavoro o utensile domestico) ‘o chiummo(inteso come filo a piombo,  attrezzo da lavoro dei muratori)  o ancora ‘o russo (uno con i capelli fulvi) e ‘o rrusso (il colore rosso e per traslato: il sangue); in base a tale argomentare risulta chiaro che  con la voce  ‘o ccafé   ci si intende riferire alla pianta di caffé o alla  bevanda che se ne ricava   e non alla mescita o negozio (‘o cafè) dove si serve la bevanda di caffé o anche il caffé tostato in chicchi o macinato. Etimologicamente la voce cafè è   dal turco kahve, e questo dall'ar. qahwa =  bevanda eccitante. A margine di quanto detto rammento che, nell’inteso popolare,l’autentico caffè napoletano  (bevanda ottenuta per filtraggio e non per pressione, con la caffettiera napoletana e non con quella espressa o moka)  deve essere corredato di  cinque C che poi in realtà son quattro essendo la prima C quella di Caffè, mentre le altre sono le diniziali di Curto (corto/contenuto e non lungo come un caffè amaricano), Cocente (bollente), Carreco  (forte) e Còmmeto (comodo, cioè sorbito da seduti e non all’impiedi).

Brak

 

 

 

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