CHESTA È ‘NA JASTEMMA
MENATA!
L’espressione in epigrafe che ad litteram è: “Questa è una
bestemmia lanciata!” è da intendersi nel senso di: Si tratta di una maledizione
che qualcuno à lanciata cogliendo nel segno!
L’espressione viene usata con gran risentimento a dispiaciuto commento
di situazioni impreviste che si siano evolute negativamente in maniera inopinata ed improvvisa e ne si
attribuisce il fallimento all’azione
malevola di qualcuno (probabilmente un nemico menagramo) che, lanciando una
maledizione all’indirizzo del soggetto che si sta appunto risentendo d’essere stato fatto oggetto della maledizione di un menagramo che abbia avuto la capacità rovinare la riuscita
dell’azione intrapresa.
Di per sé il s.vo fem.le
jastemma indica
in primis 1
espressione ingiuriosa contro la divinità o ciò che è sacro
2 (estens.) offesa violenta contro persone, istituzioni o cose a cui si deve rispetto; grosso sproposito che ripugna; assurdità;
2 (estens.) offesa violenta contro persone, istituzioni o cose a cui si deve rispetto; grosso sproposito che ripugna; assurdità;
3 (estens.e
per traslato, come nel caso che ci occupa ) maledizione, dannazione,
scomunica, anatema,malaugurio di disastro, sciagura, sventura, sfortuna,
disgrazia, calamità, danno; etimologicamente è voce deverbale di jastemmà che è da un lat. eccl. blasphemare
attraverso un lat. volg *blastimare;
menata agg.vo f.le lanciata, buttata contro,
spinta via, etimologicamente è il part. pass. aggettivato al f.le dell’infinito
menà che à la forma riflessiva in menarse ed è verbo transitivo che à un vasto ventaglio
di accezioni: buttare, sospingere dentro
o fuori ed anche, ma meno comunemente,
trascorrere, passare, vivere ed estensivamente assestare, dare con forza, picchiare; In parecchie frasi à
senso affine a fare, sollevare, produrre, manifestare e sim., determinato
meglio dal complemento: menà rummore
=far parlare di sé, essere sulla bocca di tutti; ; menà a uno p’
‘o naso = raggirarlo, dargli
a intendere, fargli fare o credere ciò che si vuole; etc. L’etimo è dal tardo lat. minare, propr. 'spingere innanzi gli animali con grida e percosse',
deriv. di minae 'minacce'.
Brak
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