MARMAGLIA,
GENTAGLIA, CIURMAGLIA ETC.,
Questa volta prendo
spunto da una richiesta fattami da
un caro amico: P.G.,del quale per
problemi di riservatezza posso solo indicare le iniziali di nome e cognome,
amico facente parte della Ass.ne Ex
Alunni del Liceo classico G.Garibaldi di
Napoli, che è uno dei miei abituali ventiquattro lettori e che spesso si sofferma a leggere le mie
paginette sparse qua e la; dicevo che prendo spunto da una sua richiesta (relativa ad una
desueta parola napoletana: ‘na mmorra) per parlare delle voci italiane in epigrafe ed illustrare a
seguire quelle che le rendono in napoletano e sono molto contento della
richiesta perché mi darà modo di illustrare alcune parole napoletane antiche e
disusate, ma grandemente icastiche.Cominciamo dunque illustrando le voci
dell’italiano dove troviamo:
accozzaglia, s.vo collettivo f.le riferibile a persone e/o cose
1insieme
disordinato di persone o cose: un'accozzaglia di delinquenti; un'accozzaglia
di oggetti.
2turba confusa di persone
spregevoli, o massa discordante di cose: 'accozzaglia di gente varia
d’età e di sesso;
un’'accozzaglia di vasellame e
posate spaiati.
etimologicamente
la voce è (attraverso l’uso del suff. aglia
(che deriva dal lat. -alia, neutro pl.,
e forma sostantivi che ànno valore collettivo, spesso, come nel caso che ci
occupa, spregiativo)) un deverbale di accozzare
(= mettere insieme senza ordine persone o cose) derivato di cozzare giacché in origine accozzare
significò unire con violenza; a sua volta cozzare
è un deriv. di cozza, variante di coccia, nel sign. di 'testa'in
quanto l’urto violento si pensava avvenisse fra due o piú teste);
ciurma, s.vo
f.le collettivo f.le riferibile solo a persone
1 equipaggio di una nave (oggi per lo piú spreg.)
| il personale delle tonnare
2 (st.) l'insieme degli schiavi e dei forzati che stavano ai remi nelle galere: ciurma scapola, i rematori non incatenati
3 (fig.) stuolo di gente chiassosa o ciarliera;
2 (st.) l'insieme degli schiavi e dei forzati che stavano ai remi nelle galere: ciurma scapola, i rematori non incatenati
3 (fig.) stuolo di gente chiassosa o ciarliera;
4 in Sicilia, il complesso
degli operai di una miniera.
etimologicamente voce
dal lat. celeusma 'canto dei rematori', che è dal gr. kéleusma
'comando, battuta per dare la cadenza ai rematori';
ciurmaglia,
s.vo f.le collettivo f.le riferibile solo a persone
1 moltitudine di gente turpe, infame,
abominevole
2 equipaggio rabberciato di una carretta del mare (nave o qualsiasi altro mezzo di trasporto vecchio e
malandato) etimologicamente anche questa
voce è dal lat. celeusma
con l’aggiunta del suff. spregiativo aglia;
gentaglia, s.vo f.le collettivo f.le riferibile solo a persone
gentaglia, s.vo f.le collettivo f.le riferibile solo a persone
Raduno, adunanza,
consesso di gente
spregevole, accolta di persone (anche poche) di mentalità e costumi volgari. etimologicamente questa
voce è dal s.vo gente (che è dal lat. gente(m)) con l’aggiunta del suff. spregiativo aglia;
marmaglia,
s.vo f.le collettivo f.le riferibile
solo a persone
1 insieme di gente deprecabile, turpe, spregevole;
2 (scherz.) gruppo chiassoso di bambini o ragazzi etimologicamente questa voce è dal fr. marmaille (è riconoscibile il suff. spregiativo lat. alia→aille= aglia), deriv. di marmot 'bambino, marmocchio';
1 insieme di gente deprecabile, turpe, spregevole;
2 (scherz.) gruppo chiassoso di bambini o ragazzi etimologicamente questa voce è dal fr. marmaille (è riconoscibile il suff. spregiativo lat. alia→aille= aglia), deriv. di marmot 'bambino, marmocchio';
plebaglia, s.vo
f.le collettivo f.le riferibile solo a persone
voce spreg. plebe, maramaglia. La parte peggiore della
plebe, o la plebe vista nei suoi aspetti peggiori: le grida, le
intemperanze della p.;
con valore piú chiaramente soggettivo: tutti gli altri, per lui, non sono che plebaglia;
etimologicamente questa
voce è dal s.vo plebe (che è dal lat.
lat. plíbe(m)) con l’aggiunta del consueto suff. spregiativo
aglia;
feccia,
s.vo f.le s.[pl. -ce]
1 deposito melmoso lasciato dal vino sul fondo della botte per sedimentazione, e contenente i sali di potassio e di calcio dell'acido tartarico | bere il calice sino alla feccia, (fig.) sopportare ogni amarezza fino all'estremo limite
2 (estens.) ogni residuo che si sedimenta sul fondo di recipienti contenenti liquidi
3 (fig.come nel caso che ci occupa) la parte peggiore di qualcosa: la feccia della società
1 deposito melmoso lasciato dal vino sul fondo della botte per sedimentazione, e contenente i sali di potassio e di calcio dell'acido tartarico | bere il calice sino alla feccia, (fig.) sopportare ogni amarezza fino all'estremo limite
2 (estens.) ogni residuo che si sedimenta sul fondo di recipienti contenenti liquidi
3 (fig.come nel caso che ci occupa) la parte peggiore di qualcosa: la feccia della società
4 (ant. al pl., o anche al sg.),
le feci, cioè gli escrementi umani: E
molta feccia il ventre lor dispensa (Ariosto). etimologicamente
questa voce è dal lat. volg. *faecea(m),
deriv. del class. faex faecis 'feccia, sedimento';
teppa, s.vo f.le
collettivo f.le riferibile solo a persone
la feccia, la
gentaglia, la canaglia di una città, di un ambiente urbano. Si tratta di un termine che, dal nome della Compagnia della teppa,
società di giovinastri e malviventi milanesi dediti a prepotenze e bagordi,
costituitasi intorno al 1817 e stroncata dalla polizia nel 1821, è passato
nell’uso di tutta Italia per indicare la malavita delle grandi città, o un
insieme qualsiasi di persone che facciano atti di violenza o di vandalismo: mescolarsi con la t.; s’era unito con la peggiore t. del paese;
la t. cittadina aspettava il
primo segno di affievolimento del potereper agire indisturbata. Etimologicamente questa voce è da collegarsi al termine dialettale milanese
tepa= muschio con riferimento ed allusione ai prati di
Piazza Castello di Milano, dove la Compagnia
della teppa era solita radunarsi.
Esaminate ed
esaurite cosí le voci dell’italiano, passiamo a quelle del napoletano partendo
da quella che à sollecitato la stesura queste paginette; ed abbiamo
morra/mmorra,
s.vo f.le
in primis, con il
s.vo in esame (che è dal greco myríos(attraverso
il fr. mourre)= gran moltitudine) si
indica la mandria,il branco, l’armento; per traslato poi si indica spregiativamenteuna torma, uno stuolo,una
schiera, un’orda di persone che facciano consorteria e tengano un comportamento
precipitoso, imprudente, avventato, impulsivo, frettoloso, affrettato,
abborracciato, raffazzonato, sciatto, approssimativo, trasandato, chiassoso;
rammento che dal s.vo in esame nel napoletano è stato ricavato l’a.vo ammorrone/a
oppure ammurrone/a, agg.vi m.li
o f.li aggettivi che corrispondono ad un dipresso a gli italiani precipitoso/a, imprudente, avventato/a, impulsivo/a, frettoloso/a, affrettato/a ,
ma che in realtà trovano il migliore
corrispondente in abborracciatore/trice, impreciso/a, vago/a, approssimativo/a, superficiale,
nessuno dei quali però ripete l’aggancio semantico della voce napoletana che,
molto icasticamente collega un comportamento
precipitoso, imprudente,
avventato, impulsivo, frettoloso, affrettato, abborracciato, raffazzonato,
sciatto, approssimativo, trasandato, chiassoso e scomposto come quello
tenuto dalle bestie di media o piccola taglia (bovini ed ovini) allorché raccolte
in mandrie (mmorre) si muovono in
maniera disordinata, scomposta, caotica;
cananèa,
s.vo f.le voce desueta
canea, vociare continuato e
crescente indistinto, ma fastioso di un gruppo turbolento di individui chiassosi e scomposti; vociare fatto ad
imitazione quasi del latrare d’una muta randagia di cani ; rumore che fanno piú persone
parlando ad alta voce o gridando: se
senteva’a luntano ‘na cananèa pe tutto ‘o vico(si sentiva in
lontananza un vociare per tutto il
vicolo); dâ chiazza arrivava ‘na cananèa
‘e guagliune ca jucavano a ppallone(dalla piazza veniva un vocío sempre
crescente di ragazzi che giocavano a pallone); per sineddoche il gruppo
delle persone che che producono quel
vociare;etimologicamente è voce denominale di cane (lat. cane(m)) da questa voce napoletana, per sincope
cananèa→ca(na)nèa, la lingua ufficiale à appunto ricavato canèa di significato analogo;
chiorma,
s.vo f.le 1 ciurma (oggi per lo piú in senso spregiativo)
2 (fig.) moltitudine di gente spregevole; in tale accezione la voce è accompagnato quasi sempre da uno specificativo: ad es.: ‘na chiorma ‘e fetiente ‘na chiorma ‘e mariuole etc.(una ciurma di fetenti – una ciurma di ladri etc.); etimologicamente la voce è dal lat. celeusma→c(e)leu(s)ma→chieuma→chioma→chiorma con epentesi di una r eufonica; a sua volta celeusma è marcato sul gr. kéleusma 'comando, battuta per dare la cadenza ai rematori';
2 (fig.) moltitudine di gente spregevole; in tale accezione la voce è accompagnato quasi sempre da uno specificativo: ad es.: ‘na chiorma ‘e fetiente ‘na chiorma ‘e mariuole etc.(una ciurma di fetenti – una ciurma di ladri etc.); etimologicamente la voce è dal lat. celeusma→c(e)leu(s)ma→chieuma→chioma→chiorma con epentesi di una r eufonica; a sua volta celeusma è marcato sul gr. kéleusma 'comando, battuta per dare la cadenza ai rematori';
maniata,
s.vo f.le dai numerosi
significati:
1)toccamento,palpeggiamento,stazzonamento,perquisizione
2)(ed è il caso che ci occupa)gruppo,
riunione, raduno, adunanza, consesso,
assemblea; accolita di persone spesso spregevoli; come il precedente lemma
anche questo in esame nel senso sub 2 è accompagnato da uno specificativo, ad
es.: ‘na maniata ‘e zezzuse, ‘na maniata
‘e ‘mbrugliune etc.(un’accolita di sporcaccioni, -un consesso di imbroglioni
etc.);etimologicamente la voce in esame è un deverbale di maniare=palpare,toccare, stazzonare verbocostruito
sil s.vo manus= mano che
semanticamente nel sign. sub 1) è presente nel fatto che toccamenti,palpeggiamenti,stazzonamenti
operquisizioni vengon operati usando le mani; d’altro canto il s.vo manus= mano semanticamente è chiaramente presente nel
sign. sub 2) per il fatto che i componenti di un gruppo,una
riunione,un raduno, un’adunanza, un consesso, un’assemblea, un’accolita di
persone spregevoli nella maggior parte
dei casi son cosí tanto affiatati,
compatti, solidali, uniti tra di loro da poter esser metaforicamente contenuti
e/o raccolti in/con una sola mano;
maneca,
s.vo f.le da piú di un
significato:
1)
manico (di un oggetto)
2)
manica (di un capo di vestiario
3)
(ant.)
schiera militare
4)
(ed
è il caso che ci occupa) combriccola, cricca,gruppo,
riunione, raduno di persone poco
raccomandabili; etimologicamente la voce è dal lat. manica(m),
deriv. di manus 'mano'; il sign. 3
si spiega con l'uso, proprio del XVI secolo, di disporre, a scopo di
difesa, due schiere di moschiettieri ai lati di uno squadrone centrale, come
fossero due braccia ai lati di un corpo; il sign. 4 (che ci occupa) à all’incirca
la medesima spiegazione in quanto un tempo ogni prepotente,tiranno, despota,
soverchiatore era solito incedere portando a scopo di difesa, due schiere di guardie
del corpo, guardaspalle, gorilli, sicarî, sgherri, scherani come se fossero le
braccia del proprio corpo;
mappata,
s.vo f.le da piú di
un significato:
1)quantità di
cose che può esser contenuta in un tovagliolo annodato;
2)accozzaglia
3) (fig.ed è il caso che ci occupa)cricca,
combriccola, consorteria, congrega, combutta, conventicola di persone
malfamate; in tale accezione la voce in esame è spesso accompagnata da uno
specificativo ad es.: ‘na mappata ‘e
cafune, ‘na mappata ‘e scieme etc.(un’accolita di villani, -un consesso di
sciocchi etc.);etimologicamente la voce in esame è un denominale del lat. mappa=tovagliolo;
matta, s.vo
f.le dal triplice significato; nel 1°e 2° è però desueto, mentre vive ancóra
nel 3°
in primis 1 branco, mandria;
2(figur. e spreg.ed
è il caso che ci occupa) banda, manica, combriccola, genía di cattivi soggetti;
3 particolare carta da giuoco cui, nel popolare
giuoco d’azzardo italiano détto sette e mezzo, si puó assegnare
qualsiasi valore; etimologicamente la voce in esame nell’accezione originaria
sub 1 ed in quella figurata sub 2 deriva da un lat. med. macta(bestiarum)=mandria di bestie; nell’accezione sub 3 è voce da far risalire allo sp. mata, nome di un gioco di
carte;
mazzamórra s.vo f.le voce desueta
in primis
1 gran torma, armento numeroso;
2(figur. e spreg.ed
è il caso che ci occupa) vasta accolita,riunione moltitudine, congerie di
cattivi soggetti;
etimologicamente la voce in esame è formata dall’unione (in funzione
intensiva) del s.vo matta→mazza nell’accezione
sub 1),or ora esaminata,con il s.vo morra
(cfr. antea)
mazzamurro, s.vo m.le voce desueta
in primis
1 piccola torma,
contenuto armento;
2(figur. e spreg.ed
è il caso che ci occupa) piccola accolita,contenuta riunione, congerie di
cattivi soggetti;
etimologicamente
la voce in esame è formata come la precedente dall’unione (in funzione
intensiva) del s.vo matta→mazza nell’accezione
sub 1),or ora esaminata,con il s.vo morra
(cfr. antea); nella voce in esame però si è ricavato un metafonetico
maschile murro←morra per render
maschile il s.vo mazzamorra e farlo
diventare mazzamurro e ciò perché mazzamorra indicò una gran torma, un
armento numeroso, mentre con mazzamurro
si indicò piccola torma, contenuto armento secondo il noto criterio
del napoletano per il quale un oggetto (o cosa
quale che sia) è inteso, se maschile, piú piccolo o contenuto del
corrispondente femminile; abbiamo ad . es. ‘a tavula (piú grande
rispetto a ‘o tavulo piú piccolo ),‘a tammorra (piú grande
rispetto a ‘o tammurro
piú piccolo ), ‘a cucchiara(piú grande rispetto a ‘o cucchiaro piú piccolo),
‘a carretta (piú grande rispetto a ‘o carretto piú piccolo ); fanno eccezione ‘o tiano che è piú
grande de ‘a tiana e ‘o caccavo piú grande de ‘a caccavella
scamunea/eja/èra
s.vo f.le icastica, ma desueta voce antica dalla
triplice morfologia e dal doppio significato
1 scammonia, erba il cui appiccicoso estratto veniva usato quale purgante;
2 (figur. e spreg.ed è il caso che ci
occupa) gentaglia, marmaglia, bordaglia, scarto, accolita di monelli,
discoli, malandrini adusi se non a delinquere a procurar danni.
etimologicamente
la voce nella triplice morfologia è dal lat. scammonĭa/scammonĕa marcata
sul greco skammonia; nel napoletano
si è preferito per questioni espressive adottare la consonante nasale bilabiale (m)
scempia piuttosto che quella doppia etimologica, doppia che avrebbe dato alla
voce un’aggressività non auspicabile in un... purgante; il collegamento
semantico tra l’erba scammonia e
l’accolita di monelli scamunea/eja/èra si
coglie proprio mettendo a confronto l’appiccicosità dell’estratto erbaceo e
l’unione quasi appiccicaticcia che tiene uniti la combriccola dei monelli,
oltre che dal fastidio degli effetti
lassativi prodotti dall’erba scammonia e da quello di taluni danni procurati scamunea/eja/èra dei monelli.
E potrei far
punto qui ma mi sovviene che è possibile
(a margine e
completamento di quanto ò già scritto circa
le voci marmaglia etc.), prendere in
esame, come faccio, qui di sèguito dapprima le voci dell’italiano e poi quelle
del napoletano che si riferiscono a particolari tipi di adunanze o unioni di
piú persone per conseguire, dichiaratamente e non, scopi illeciti.
In italiano abbiamo
brigata, s.vo.
f.le
1 gruppo di persone che si riuniscono per
lo più a scopo di divertimento: una brigata di buontemponi; essere
della brigata, far parte della compagnia | prov. : poca brigata,
vita beata, in pochi si sta meglio
2 (mil.) unità tattica dell'esercito costituita da due o tre reggimenti, attualmente anche di armi e specialità diverse | (ant.) banda di armati: far brigata, raccogliersi in armi
3 gruppo di combattenti irregolari organizzati in formazioni armate: le brigate partigiane | Brigate internazionali, quelle, composte da volontari di vari paesi, che operarono in difesa della repubblica durante la guerra civile spagnola (1936-1939) | Brigate nere, quelle fasciste nel periodo della Repubblica sociale italiana (1943-1945) | Brigate rosse, quelle dei terroristi di estrema sinistra operanti in Italia negli anni '70 e '80
4 gruppo di persone che si riuniscono non piú a scopo di divertimento, ma a fini truffaldini: una brigata di imbroglioni; 5 (ant.) famiglia.
2 (mil.) unità tattica dell'esercito costituita da due o tre reggimenti, attualmente anche di armi e specialità diverse | (ant.) banda di armati: far brigata, raccogliersi in armi
3 gruppo di combattenti irregolari organizzati in formazioni armate: le brigate partigiane | Brigate internazionali, quelle, composte da volontari di vari paesi, che operarono in difesa della repubblica durante la guerra civile spagnola (1936-1939) | Brigate nere, quelle fasciste nel periodo della Repubblica sociale italiana (1943-1945) | Brigate rosse, quelle dei terroristi di estrema sinistra operanti in Italia negli anni '70 e '80
4 gruppo di persone che si riuniscono non piú a scopo di divertimento, ma a fini truffaldini: una brigata di imbroglioni; 5 (ant.) famiglia.
voce
etimologicamente deverbale di brigare=
tentare con tutti i mezzi, anche illeciti, di raggiungere uno scopo; il verbo
fu direttamente dal catalano bregar =infastidire,molestare, imbrogliare
(senza passare attraverso il s.vo briga
=noia, fastidio,
molestia, maneggio, imbroglio);
combriccola, s.vo.
f.le
1 (spreg.) contenuta unione di piú persone per scopi
volutamente illeciti; cricca: una combriccola di lestofanti
2 (fam.) gruppo, comitiva di persone,...
2 (fam.) gruppo, comitiva di persone,...
voce
etimologicamente derivata (seguendo il percorso cum→com+bricco(ne)+ ola(f.le di olo
secondo elemento, dal lat. olus/ola
che unito ad aggettivi o sostantivi forma alterati con valore diminutivo o
vezzeggiativo)) quale appunto denominale da briccone (= persona scaltra, malvagia, senza scrupoli)
per il quale una sostanziosa scuola di pensiero pensa – epperò non so con quanta esattezza, (attesa un’evidente differenza semantica di cui dirò) – pensa dicevo ad un antico francese bric = stolto; tale idea non mi convince punto poi che trovo che semanticamente siano addirittura agli antipodi la persona scaltra, astuta, malvalgia indicata con la voce briccone e lo stolto dell’ antico francese bric e mi fa meraviglia che una considerazione tanto ovvia non sia stata fatta da nessuno dei numerosi linguisti che accolgono l’idea che briccone provenga dall’antico francese bric; molto piú perseguibile m’appare l’idea che briccone abbia una relazione di filiazione o fraternità con l’ant. alto tedesco brëcho= offensore, perturbatore,predone, malfattore; un’altra scuola di pensiero pensa per briccone ad un accrescitivo (cfr. il suff. one) di bricco antica voce etimologicamente pare ricostruito su di un termine settentrionale bricca=luogo scosceso, dirupo; bricco valse nel linguaggio regionale furfante ma a mio avviso è molto forzato il collegamento semantico tra il furfante di bricco ed il dirupo di bricca; a questo punto penso proprio che delle tre proposte la migliore via etimologica di briccone sia quella dell’ant. alto tedesco brëcho= offensore, perturbatore,predone, malfattore;
per il quale una sostanziosa scuola di pensiero pensa – epperò non so con quanta esattezza, (attesa un’evidente differenza semantica di cui dirò) – pensa dicevo ad un antico francese bric = stolto; tale idea non mi convince punto poi che trovo che semanticamente siano addirittura agli antipodi la persona scaltra, astuta, malvalgia indicata con la voce briccone e lo stolto dell’ antico francese bric e mi fa meraviglia che una considerazione tanto ovvia non sia stata fatta da nessuno dei numerosi linguisti che accolgono l’idea che briccone provenga dall’antico francese bric; molto piú perseguibile m’appare l’idea che briccone abbia una relazione di filiazione o fraternità con l’ant. alto tedesco brëcho= offensore, perturbatore,predone, malfattore; un’altra scuola di pensiero pensa per briccone ad un accrescitivo (cfr. il suff. one) di bricco antica voce etimologicamente pare ricostruito su di un termine settentrionale bricca=luogo scosceso, dirupo; bricco valse nel linguaggio regionale furfante ma a mio avviso è molto forzato il collegamento semantico tra il furfante di bricco ed il dirupo di bricca; a questo punto penso proprio che delle tre proposte la migliore via etimologica di briccone sia quella dell’ant. alto tedesco brëcho= offensore, perturbatore,predone, malfattore;
consorteria,
s.vo. f.le
1 nel medioevo, gruppo di famiglie nobili
associate nella difesa di interessi comuni;
2 (spreg.) fazione di loschi individui o pure gruppo politico o economico che perseguono i propri... illeciti interessi; etimologicamente voce denominale dell’agg.vo consorte che è dal lat. consorte(m), comp. di cum 'con' e sors sortis 'sorte'; propr. 'che partecipa della stessa sorte';
2 (spreg.) fazione di loschi individui o pure gruppo politico o economico che perseguono i propri... illeciti interessi; etimologicamente voce denominale dell’agg.vo consorte che è dal lat. consorte(m), comp. di cum 'con' e sors sortis 'sorte'; propr. 'che partecipa della stessa sorte';
combutta, s.vo.
f.le
1 mescolanza di cose varie ed indistinte, unite alla rinfusa;
2 (per est., spregiativamente come nel caso
che ci occupa)unione di
piú persone che perseguono un fine poco chiaro o disonesto: una combutta di
imbroglioni; fare combutta, entrare in combutta con qualcuno.
etimologicamente la voce è un deverbale di buttare (dal fr. ant. bouter, provenz. botar, di
orig. germ.) con prostesi di con (=gettare/ta
insieme) ad indicare un miscuglio;
compagnia, s.vo. f.le di vario significato
compagnia, s.vo. f.le di vario significato
1 l’intrattenersi insieme con altri; il non
essere soli;
per estens., la persona o le persone con cui si è insieme: cercare,
amare, evitare la compagnia; essere in buona, in
cattiva compagnia; dolce compagnia, quella della persona amata; dama
di compagnia, donna al servizio di una signora aristocratica e/o
facoltosa, con il compito di assisterla
e intrattenerla | (ant.) familiarità, intimità, alleanza, lega | complemento
di compagnia, (gramm.) quello che esprime relazione di compagnia con
essere animato (p. e. passeggiare col cane)
2 gruppo di persone che si riuniscono per conversare, discutere, divertirsi; insieme di compagni, di amici: un'allegra compagnia; una compagnia di giovani, di persone anziane '... e compagnia bella, (fam.) e via dicendo, e così via;
2 gruppo di persone che si riuniscono per conversare, discutere, divertirsi; insieme di compagni, di amici: un'allegra compagnia; una compagnia di giovani, di persone anziane '... e compagnia bella, (fam.) e via dicendo, e così via;
((per est., spregiativamente, come nel caso
che ci occupa)unione, gruppo di piú
persone che che si riuniscono per perseguire fini fraudolenti, sleali,
truffaldini;
3 gruppo di artisti e tecnici scritturato per eseguire spettacoli: compagnia teatrale, drammatica; compagnia stabile
4 società commerciale, che in genere opera nel campo dei trasporti o delle assicurazioni: la Compagnia delle Indie; la Compagnia dei vagoni letto; compagnia di bandiera, società di navigazione aerea o marittima che rappresenta ufficialmente lo stato a cui appartiene
5 ordine religioso, confraternita: Compagnia di Gesú, l'ordine dei gesuiti
6 (mil.) reparto intermedio tra il plotone e il battaglione, al comando di un capitano | compagnia di ventura, dal sec. XIV al XVI, banda di soldati mercenari guidata da un condottiero
7 (ant.) corporazione di lavoratori.
3 gruppo di artisti e tecnici scritturato per eseguire spettacoli: compagnia teatrale, drammatica; compagnia stabile
4 società commerciale, che in genere opera nel campo dei trasporti o delle assicurazioni: la Compagnia delle Indie; la Compagnia dei vagoni letto; compagnia di bandiera, società di navigazione aerea o marittima che rappresenta ufficialmente lo stato a cui appartiene
5 ordine religioso, confraternita: Compagnia di Gesú, l'ordine dei gesuiti
6 (mil.) reparto intermedio tra il plotone e il battaglione, al comando di un capitano | compagnia di ventura, dal sec. XIV al XVI, banda di soldati mercenari guidata da un condottiero
7 (ant.) corporazione di lavoratori.
etimologicamente
la voce è un denominale di compagno
che è dal lat. mediev. companio
nom., comp. di cum 'con' e un deriv. di panis 'pane'; propr. 'chi
mangia il pane con un altro';
conventicola, s.vo.
f.le s. f.
1(lett.) riunione segreta di poche persone;
2(estens.e spregiativamente come nel caso che ci
occupa)) ristretto gruppo di persone che persegue interessi di parte, spec.
se in modo illecito; consorteria: conventicole accademiche;
etimologicamente
la voce è dal lat. conventicula, neutro pl. di conventiculum
'riunione, capannello', deriv. di convenire←cum-venire 'trovarsi insieme';
conciliabolo.
s.vo. m.le
1 adunanza, conversazione segreta o appartata (tenuta per
fini illeciti o comunque oscuri, sospetti);
2 per metinomia il gruppo delle
persone che tengono quella adunanza;
etimologicamente
la voce è dal lat. conciliabulu(m) 'luogo di adunanza', deriv. di conciliare
'riunire insieme'.
E veniamo al napoletano dove troveremo numerose voci di cui però molto desuete;
vediamole:
acchietta,
s.vo. f.le antica voce icastica, ma desueta
1 compagnia, brigata,
2 (spregiativamente come nel caso che
ci occupa)accozzaglia di individui che si riuniscono a fini fraudolenti;
etimologicamente la voce è un deverbale
del lat. applicita(m) p. p. di applicare
=congiungere, unire con riferimento allo stare insieme ed uniti degli
individui che formano la compagnia,
brigata,accozzaglia; rammento altresí che il napoletano conserva ed usa ancóra
il termine chietta = accoppiata, coppia derivata anch’essa come la voce in
esame da applicita(m)→applicta(m)→(ap)plietta→chietta
con tipica assimilazione regressiva ct→tt e
consuetonormale sviluppo di pl→chj→chi
(cfr. ad es.: chino ←plenum, cchiú←plus, chiaja←plaga,
chiummo←plumbeum etc.).
cumitiva,
s.vo. f.le1 gruppo di persone che fanno insieme una gita, un viaggio, un'escursione e
sim.: una comitiva di turisti; viaggiare, pranzare in comitiva
2 (spregiativamente come nel caso che
ci occupa)associazione di individui poco raccomandabili che si riuniscono a fini ingannevoli o
subdoli o dichiaratamente delittuosi, disonesti;
3 (lett.,ma rarissimo) seguito di un personaggio importante.
etimologicamente
la voce è dal lat. tardo comitiva(m)→cumitiva(m), deriv. di comes
-itis 'conte'; propr. '(sèguito) del conte'
cungrega,
s.vo. f.le antica voce
icastica, ma desueta almeno nell’accezione negativa di consorteria
1 congregazione, confraternita religiosa;
2 (spregiativamente come nel caso che
ci occupa)accozzaglia di individui che si riuniscono per delinquere spesso
nascondendosi sotto mentite spoglie di riunirsi per conseguire onesti fini
sociali; spesso ad es. oggidí la voce cungrega è usata riferita ironicamente e
spregiativamente a talune cosiddette associazioni
onlus i cui componenti fanno le viste di voler soccorrere il
prossimo, ma in realtà perseguono utilitaristici ed egoistici fini, lucrando
spesso per sovvenzioni pubbliche e
confidando su di una impunibilità che lo Stato (per incapacità o neghittosità)
concede loro; 3 (ironicamente) accolta di piú persone: ‘na cungrega ‘e cape ‘e pezza(una riunione di monache);
voce
etimologicamente deverbale del lat. congregare, propr. 'riunire in
gregge', comp. di cum 'con' e un deriv. di grex gregis 'gregge';
cricca,
s.vo. f.le s. f. antica voce icastica,ancóra viva e
vegeta
1(ed è il caso che ci occupa) gruppo di persone che tendono a favorirsi reciprocamente in danno altrui; combriccola, camarilla;
2 (fam.) compagnia di amici: se nn’è gghiuto cu ‘a cricca soja(è andato via con la sua combriccola d’amici)
etimologicamente
la voce per moltissimi degli addetti ai lavori è d’etimo incerto o
addirittura sconosciuto, ma a mio avviso
la voce in esame deriva chiaramente dal francese clique→crique→cricca di pari significato;
janarizzío, s.vo. m.le antica voce icastica, ma desueta
1 conciliabolo di streghe o di donnacce;
2 (estens.spregiativamente ed
ironicamentecome nel caso che ci occupa) Adunanza furtiva e appartata per fini illeciti o
misteriosi: ‘nu janarizzio ‘e cungiurate(un conciliabolo di cospiratori);
riunione, conversazione appartata e informale: primma ‘e ll’assemblea nce fuje ‘nu janarizzio ‘e cierti
prufessureggiuvane ’mmiez’ô curredore(prima
dell’assemblea ci fu un conciliabolo di
alcuni professorigiovani nel corridoio) del dipartimento.
etimologicamente
è voce denominale di janara (con
l’aggiunta del suffisso izzio adattamento del suff. izio che continua il lat. -ĭcius
e -īcius, con la
variante -ītius,
mantenuti distinti negli esiti di tradizione popolare -eccio e –iccio ed –izio
-izzio; suffisso derivativo di aggettivi e nomi di origine latina;
modernamente è usato anche per trarre
aggettivi da nomi;); la janara è la strega,la megera,ma
pure una donna plebea brutta e malefica; etimologicamente pare essere, come
penso e reputo, un derivato del nome
della dea pagana Diana(m), non manca
però chi pensa ad una derivazione da (r)janara
forma metatetica di irana/iranara
= granata coperta di peli di capra;
rocchia, s.vo. f.le antica voce icastica,ancóra viva e vegeta che è esattamente ,
1 torma, schiera;
2 stuolo adunata di giovani
rumorosi e spesso facinorosi; voce derivante da un basso latino roclja per il classico rotlja
= schiera,
scuglietta, s.vo. f.le antica voce icastica, ma desueta; esattamente:
1 schiera di bricconi e
simili
2 torma,
combriccola
voce derivata da un latino collecta= raccolta con prostesi della S intensiva
partenopea.
E adesso con questa aggiunta penso
proprio d’avere esaurito l’argomento,
soddisfatto l’amico P.G. ed interessato qualche altro dei miei ventiquattro
lettori e penso demum di poter dire Satis est.
Raffaele Bracale
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