SURCO CUMMOGLIA SURCO
Anche questa volta faccio sèguito
ad un
quesito rivoltomi dall’amico N.C. (al solito, motivi di riservatezza mi
impongono di riportar solo le iniziali
di nome e cognome di chi mi scrive per sollecitar ricerche) occupandomi
dell’antica, ma non desueta espressione partenopea in epigrafe, che tradotta ad
litteram vale: Solco copre solco ma che però d’acchito non è di facile
comprensione se non si conosce qual è il significato sotteso
dell’espressione. Fa d’uopo perciò ch’io cerchi di chiarirlo. In effetti la
locuzione non fa riferimento, come invece si potrebbe pensare, all’erroneo
comportamento d’ un malaccorto contadino che arando un terreno si fosse
sbagliato ed invece di tirar solchi paralleli o ortogonali e distanti il giusto, li avesse tracciati
troppo vicino sino a coprire la terra smossa d’un vecchio solco con la terra
smossa d’un nuovo solco. No! Si tratta di tutt’altro. L’espressione nel suo significato
sotteso vale: debito (nuovo) risana un debito (vecchio) Ci troviamo cioé in
presenza della tipica spirale dell’usura quella che comporta
la necessità di contrarre un debito
nuovo per risanarne uno
precedente, il tutto in una serie di avvenimenti e di situazioni che si
succedono, in una catena di cause e di effetti, con un ritmo ed una intensità
sempre crescenti rendendo via via piú
vasto e grave il fenomeno generale di cui sono manifestazioni. A questo punto
c’è però da chiedersi perché il surco
(solco) venga preso, nella locuzione, a figura del debito; e la risposta non
manca: a ben riflettere il solco può ben rappresentare una ferita che viene aperta dal vomere nella
carne della terra e, ad un dipresso, il
debito rappresenta una ferita aperta se non nella carne, nello spirito di chi
lo contrare ed è ferita tanto piú
dolorosa se, per curarla o sanarla, se
ne deve aprire un’altra cosí
come nella lettera della locuzione.
surco s. m. [lat. sŭlcu-m→surco con alternanza delle
liquideL→R] . – Apertura lunga e
stretta, piú o meno diritta e profonda, prodotta dal terreno con l’aratro o con
altri attrezzi agricoli;
cummoglia copre, cela, nasconde, occulta; voce verbale 3ª p. sg. ind. pr. dell’infinito cummiglià; voce da un basso latino:cum+volvjare→cumvoljare→cummoljare→cummuljare→cummiglià
Non mi pare ci
sia altro da aggiungere per cui mi fermo qui, sperando d’avere accontentato
l’amico N.C. ed interessato qualcun altro
dei miei ventiquattro lettori e chi forte
dovesse imbattersi in queste due paginette. Satis est.
Raffaele
Bracale
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