SUSAMIELLE & SAPIENZE
Ingredienti e dosi per 6 persone:
500
g di farina 00,
200 g di zucchero,
300 g di mandorle pelate,
500 g di miele
300 gr. di semi di sesamo
Pisto
(mix di spezie pestate:cannella, chiodi garofano,pepe nero,cardamono etc.) q.s.
Cannella in polvere due cucchiaino,
Pepe bianco macinato un cucchiaino,
Una grattugiata di noce moscata,
Preparazione:
Impastare
sulla spianatoia tutti gli ingredienti escluso il miele aiutandosi con mezzo
bicchiere d’acqua calda.
A parte sciogliere e far bollire a fuoco moderato il miele ed immediatamente
mescolarlo all'impasto con un mestolo di legno, appena si sarà un po'
raffreddato impastare e lavorare con le mani il piú rapidamente
possibile. Appena il tutto è amalgamato fare dei bastoncini di circa 2 cm. di diametro e 12 cm. di lunghezza. Con i
bastoncini ottenuti formare delle "S" , poggiarle in una teglia larga
unta precedentemente con un po’ d’olio o sugna e su ognuno di essi passare le
dita bagnate nell'acqua, cospargendovi i semi di sesamo e pressando un poco con
il palmo della mano per fare attaccare i semi sui singoli dolcetti; scuotere la
teglia per far cadere i semi in eccesso;
Infornare in un forno a 180° e sfornare appena saranno cresciuti e avranno
assunto un colore marrone chiaro. Lasciare raffreddare e servire.
NOTA
Con il termine susamiello [voce derivata dai sostantivi sesamo + miele, ingredienti con il cui impasto, anticamente, si producevano in Grecia(da dove pervenne a Napoli)] nell’idioma napoletano ci si usa riferire anche a persona/e dal carattere greve e fastidiosamente pesante che nei rapporti interpersonali si dimostrino scostanti e talvolta insofferenti, quando non sgradevoli; e si credette che la grevezza caratteriale di detti soggetti li potesse far accreditare d’esser dei susamielli inteso dolce greve per il concorso di ingredienti pesanti e di difficile digestione; per la verità il termine susamiello come significante la grevezza caratteriale di taluni soggetti, non è da riferirsi al gustosissimo dolcetto natalizio partenopeo, quanto ad un particolare pesante ceppo di ferro in forma di S che veniva usato tra la fine del 16° ed i principî del 17° secolo alle caviglie dei condannati alle patrie galere, ceppo che per avere la medesima forma ad esse del dolcetto in epigrafe, ne mutuò il nome.
P.S.
Esiste una variante dei susamielli, ed è detta "sapienza", il cui
nome deriva dalle suore clarisse del monastero della Sapienza, in
Sorrento, suore produttrici di ottimi susamielli con l’aggiunta di alcune mandorle intere poste come decorazione alla sommità della superficie dei singoli
dolcetti.
Raffaele Bracale
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