sabato 22 agosto 2020

SUSAMIELLE & SAPIENZE

SUSAMIELLE & SAPIENZE

Ingredienti e dosi per 6 persone:

500 g di farina 00,
200 g di zucchero,
300 g di mandorle pelate,
500 g di miele

300 gr. di semi di sesamo

Pisto (mix di spezie pestate:cannella, chiodi garofano,pepe nero,cardamono etc.)   q.s.
Cannella in polvere  due cucchiaino,
Pepe bianco macinato un cucchiaino,
Una grattugiata di noce moscata,

 

Preparazione:

Impastare sulla spianatoia tutti gli ingredienti escluso il miele aiutandosi con mezzo bicchiere d’acqua calda.
A parte sciogliere e far bollire a fuoco moderato il miele ed immediatamente mescolarlo all'impasto con un mestolo di legno, appena si sarà un po' raffreddato impastare e lavorare con le mani il piú  rapidamente  possibile. Appena il tutto è amalgamato fare dei bastoncini di circa 2 cm. di diametro e 12 cm. di lunghezza. Con i bastoncini ottenuti formare delle "S" , poggiarle in una teglia larga unta precedentemente con un po’ d’olio o sugna e su ognuno di essi passare le dita bagnate nell'acqua, cospargendovi i semi di sesamo e pressando un poco con il palmo della mano per fare attaccare i semi sui singoli dolcetti; scuotere la teglia per far cadere i semi in eccesso;
Infornare in un forno a 180° e sfornare appena saranno cresciuti e avranno assunto un colore marrone chiaro. Lasciare raffreddare e servire.

NOTA

Con il termine susamiello [voce derivata dai sostantivi sesamo + miele, ingredienti con il cui impasto, anticamente, si producevano in Grecia(da dove pervenne a Napoli)]  nell’idioma napoletano ci si usa riferire anche a persona/e dal carattere greve e fastidiosamente pesante che nei rapporti interpersonali  si dimostrino scostanti e talvolta insofferenti, quando non sgradevoli; e si credette che la grevezza caratteriale di detti soggetti li potesse far accreditare d’esser dei susamielli  inteso dolce greve per il concorso di ingredienti pesanti e di difficile digestione; per la verità il termine susamiello come significante la grevezza caratteriale di taluni soggetti, non è da riferirsi al gustosissimo dolcetto natalizio partenopeo, quanto ad un particolare pesante ceppo di ferro in forma di S che veniva usato tra la fine del 16° ed i principî del 17° secolo alle caviglie dei condannati alle patrie galere, ceppo che per avere la medesima forma ad esse del dolcetto in epigrafe, ne mutuò il nome.

P.S.
Esiste una variante dei susamielli, ed è detta "sapienza", il cui nome  deriva dalle suore clarisse  del monastero della Sapienza, in Sorrento, suore produttrici di ottimi susamielli con l’aggiunta di alcune  mandorle intere poste come decorazione  alla sommità della superficie dei singoli dolcetti.

Raffaele Bracale

 

 

 

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