1. Â casa d’’o ferraro, ‘o spito ‘e lignammo
In casa del fabbro lo spiedo è di legno.
Il proverbio consiglia di non meravigliarsi del fatto che spesso chi dovrebbe, per il suo status, essere in possesso di confacenti ferri del mestiere o adeguati arnesi, deve invece accontentarsi di vili succedanei.
Talvolta il proverbio non è usato come tale, ma - nell'identica formulazione - come locuzione a sarcastico commento dei risibili risultati ottenuti da chi faceva le viste di fare mirabilie ed invece, per sua insipienza e dappocaggine, con la sua erronea azione à prodotto scadenti risultati.
2. Â ggatta ca allicca 'o spito nun ce lassà carne p'arrostere
Ad una gatta adusa a leccar lo spiedo, non lasciarle carne da arrostire
È bene non fidarsi di chi abbia già dimostrato di essere inaffidabile e non meritevole di stima o fiducia; a costui non è ipotizzabile concedere una seconda opportunità: come un gatto abituato a leccare lo spiedo dove si sia cotta della carne, divorerà anche quella cruda, cosí di chi anche una sola volta si sia dimostrato inaffidabile è opportuno non fidarsi per non correre il rischio di essere nuovamente tradito o prevaricato.
3. Â aldare sgarrupato, nun s'appiceno cannéle
Ad altare diruto non si accendono candele
Ad una donna ormai avanti negli anni e perciò non piú avvenente, non è conveniente fare moine, né corteggiamenti.
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