lunedì 16 marzo 2020

‘MBRUSULIÀ/’MBRUSUNIÀ


‘MBRUSULIÀ/’MBRUSUNIÀ
Questa volta è stato il  caro amico P. G. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad indicare solo le iniziali di nome e cognome) a  chiedermi via e-mail di chiarirgli  significato e portata degli infiniti  partenopei   in epigrafe.
L’accontento immantinenti significandogli súbito che non si tratta di due infiniti, ma di un unico verbo che è dato incontrare in doppia morfologia:  im primis con la nasale (N) [forma, ch’io reputo originaria, usata nella zona alta  della città ]  e poi  con la liquida (L)[forma usata nella zona bassa della città ed in provincia ] ma sempre nel medesimo significato di bisbigliare, mormorare, sussurrare, borbottare senza motivo e solo per cattiva  abitudine o per vizio; insomma si tratta di una doppia morfologia d’un unico verbo.  Etimologicamente è termine deverbale frequentativo  di bruire incrociato con sonu(m)= rumoreggiare lievemente(dal francese bruire);il frequentativo brusunià ottenuto fu poi addizionato in posizione protetica di un in illativo →’n→’m davanti all’ occlusiva bilabiale sonora(b), donde ‘mbrusunià  e poi ‘mbrusulià. A margine di tutto ciò rammento che, se non ricordo male, in uno scritto a firma Armando Polito il verbo ‘‘mbrusulià/’mbrusunià è riportato anche  in un’antica. desueta morfologia di ‘mbrosolejare (riportata però erroneamente[lontani come sono per etimo e semantica] quale sinonimo di ‘mpruzà/’mprusà [denominale di proso che è  metatesi del greco býrsa→brýsa→bruso→broso→proso] atteso che il  verbo ‘mpruzà vive nel significato di  sodomizzare e solo per traslato (come anche   fottere,frecà e fruculià) vale  ingannare, imbrogliare, raggirare, ma mai  mormorare, sussurrare, borbottare senza motivo, per cui non riesco a spiegarmi come abbia potuto l’amico Armando Polito ( per solito accorto ricercatore) incorrere in una tale svista di ritenere sinonimi ‘mpruzà e ‘mbrusulià/’mbrusunià/ ‘mbrosolejare   E qui penso di poter far punto convinto d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto l’amico P.G. ed interessato qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e piú genericamente  chi dovesse imbattersi in queste paginette.Satis est.
 Raffaele Bracale

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