martedì 31 marzo 2020

PEPPIÀ E PAPPULIÀ


PEPPIÀ E PAPPULIÀ
  Un amico, di cui taccio il nome mi à chiesto spiegazione delle voci in epigrafe; gli ò testualmente risposto: Caro amico ò piacere che mi abbiate posto il quesito, perché è necessario dire una definitiva parola chiarificatrice per modo che finalmente si intenda che il verbo pippià/peppià [riservato al ragù e sughi affini] è del tutto diverso dal verbo pappulià, impropriamente usato in provincia riferito al ragù e sughi affini; infatti pappulià = cuocere a fuoco medio alto ed a pentola scoperta al fine di asciugare minestre troppo brodose è un collaterale del verbo pappià, denominale di pappa + il suff. dimituvo ul e l’infisso intensivo/durativo –i-.
Come vede c’è enorme differenza tra pippià/peppià = cuocere lentamente ed a fuoco moderato ma  a pentola semicoperta e pappià/pappulià ed è erroneo e provinciale confonderli.
Brak

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