forchetta, piatto, pantaloni, gonna, sedia, tavolo, libro
Forchetta/furchetta: cioè piccola forca; dal franc. Fouchette con epentesi di una erre eufonica.
Piatto: essenzialmente quello piano da un greco platys attraverso un latino platus: largo, piano; originariamente il piatto da minestra fu detto scodella dal lat. scutella(m) diminutivo di uno scutra, vaso di terracotta. Molto più acconciamente rispetto all’italiano, il napoletano à piatto schiano (piatto piano) e piatto accupputo (piatto per minestra): schiano: dal lat. planu(m)con protesi di una esse intensiva.
Pantaloni: originariamente nomignolo affibbiato dai francesi ai veneziani devotissimi di un tal san Pantalone o Pantaleone; successivamente usato per designare un tipo di braghe larghe usate appunto dai veneziani in alternativa con i più stretti e scomodi calzoni (da grosse calze) che erano indossati proprio come le calze infilandoli ai piedi e poi lungo tutto le gambe ( a mo’ dei moderni collant femminili: non v’è nulla di nuovo sotto il sole!)
Gonna: da un basso latino gunna da collegarsi ad un basso greco gouna per il classico gòny /gònata (ginocchio) in quanto indumento che copriva le ginocchia; si capisce perché l’indumento creato da Mary Quant, usurpi il nome di gonna sia pure mini!
Sedia: arnese mobile per sedere forgiata sul latino: sedire da un suppusto sèdula→sed’la→ sedia.
Tavolo: il mobile per lo piú ligneo fornito di tre o piú zampe e di un piano orizzontale da appoggio, costituito da una o piú tavole legate fra di loro, che dal latino tabula presta il nome al mobile.
Libro: dal latino librum che è l’accusativo di liber indicante il piú interno dei tre strati della corteccia degli alberi, quello comunemente usato per la fabbricazione del materiale su cui anticamente si soleva scrivere; donde ogni altro oggetto contenente scritti.
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