lunedì 1 gennaio 2018

VARIE 18/04



1.. FATTE CAPITANO E MMAGNE GALLINE.
Ad litteram: diventa capitano e mangerai galline: infatti chi sale di grado migliora il suo tenore di vita, per cui, al di là della lettera, il proverbio può intendersi:(Anche se non è veramente accaduto), fa' le viste di esser salito di grado, cosí vedrai migliorato il tuo tenore di vita.
2..'E MARIUOLE CU 'A SCIAMMERIA 'NCUOLLO, SO' PPEJE 'E LL' ATE.
Ad litteram: i ladri eleganti e ben vestiti sono peggiori degli altri. Id est: i gentiluomini che rubano sono peggiori e fanno piú paura dei poveri che rubano magari per fame o necessità.
mariuole s.vo m.le pl. di mariuolo = ladro, il mariolo, ed estensivamente la persona in genere disonesta anche quando non sia dedita al furto continuato;   per ciò che attiene all’etimologia del termine  mariuolo non c’è uniformità di vedute; taluno si trincera dietro un etimo incerto, qualche altro (D.E.I.) propende per un antico aggettivo francese mariol = furbacchione,forse da collegare ad un’origine orientale (turca) donde forse anche il  greco mod. margiólos= astuto, furbo etc. qualche altro ancóra lo legherebbe allo spagnolo marraio e marrullero  = imbroglione, monello;la proposta del D.E.I.sarebbe interessante se si fermasse al francese mariol e non chiamasse in causa (senza specificarla!) un’origine turca, ma Carlo Battisti che si prese la responsabilità della lettera M evita di chiarire o precisare  e  con la sua  proposta non mi convince per cui non mi sento di accoglierla, come non posso accogliere l’idea dello spagnolo marraio o marrullero morfologicamente troppo lontana da mariuolo e non chiarita nel percorso morfologico  da seguire per pervenirvi;   trovo invece molto interessante la scuola di pensiero (C. Iandolo) che fa risalire la voce mariuolo  ad un acc. latino malevolu(m)→marevolu(m)→marevuolo con sincope definitiva della  v donde mareólo→ mareuólo e mariuólo
quantunque nel napoletano siano rintracciabili piú frequentemente delle epentesi consonantiche eufoniche ( n, v) infisse a mezzo dittonghi o iati,   che delle sincopi.
 sciammeria  s.vo f.le = giacca elegante con falde lunghe, tipica  delle cerimonie o ricorrenze importanti, con esclusione dei matrimoni eleganti nei quali sia previsto il tight (detto giocosamente  a Napoli: cafè a ddoje porte) in senso traslato e giocoso vale  coito.Etimologicamente la sciammeria    probabilmente non è un denominale forgiato sul francese chambre, ma molto  piú probabilmente  è derivato direttamente dallo spagnolo chamberga sempre che non derivi   dal nome del duca di Schönberg (17° sec.) che volle che le sue truppe fossero equipaggiate con una lunga palandrana che, dal nome del duca, fu resa in italiano col termine giamberga da cui non è lontana sciammeria; personalmente trovo però piú convincente l’ipotesi ispanica  che piú si presta ad approdare a sciammeria attraverso la napoletanissima,  solita prostesi di una s intensiva all’originario cia (ch) spagnolo, assimilazione regressiva della b, sincope  del gruppo rg sostituito da un ri  con una i atona;
 come ò accennato si tratta di una giacca molto ampia che inviluppa quasi chi l’indossa  al segno che, ripeto,  per traslato giocoso e furbesco  con il termine  sciammeria si intende anche il coito,  in particolare quello in cui l’uomo assume una posizione tale che  copra del tutto la donna col proprio corpo ed al proposito rammento che  con molta probabilità quando i napoletani accennano ad una sciammeria  onirica (nella smorfia napoletana è codificata al numero 64), è al coito  e non alla giacca che intendono riferirsi,  giacché probabilmente  la loro fantasia notturna fu accesa dalla scena d’una unione sessuale, piuttosto che dalla visione d’una giacca da cerimonia!
3. FÀ COMME A SSANTA CHIARA: DOPP' ARRUBBATA CE METTETTENO 'E PPORTE 'E FIERRO.
Letteralmente: far come per santa Chiara; dopo che fu depredata le si apposero porte di ferro. Id est: correre ai ripari quando sia troppo tardi, quando si sia già subíto il danno paventato, alla stessa stregua di ciò che accadde per la basilica di santa Chiara che fu provvista di solide porte di ferro in luogo del preesistente debole uscio di legno, ma solo quando i ladri avevano già perpetrato i loro furti in danno della antica chiesa partenopea.
4. AMICIZIA STRETTA, SE SPEZZA CU 'NA MAZZA.
Letteralmente: un'amicizia stretta si spezza con un bastone; id est: bisogna ricorrere alla violenza per sciogliere un'amicizia di vecchia data, ben rinsaldata; non viene meno la vera amicizia per futili motivi.
5. 'A CAPA 'E LL'OMMO È 'NA SFOGLIA 'E CEPOLLA.
Letteralmente: la testa dell'uomo è una falda,una tunica  di cipolla. È il filosofico, icastico commento di un napoletano davanti a comportamenti che meriterebbero d'esser censurati e che si evita invece di criticare, partendo dall'umana considerazione che quei comportamenti siano stati generati non da cattiva volontà, ma da un fatto ineluttabile e cioé che il cervello umano è labile e deperibile ed inconsistente alla stessa stregua di una leggera, sottile falda di cipolla.
BRAK

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