E bravo ô fesso!
Letteralmente: E bravo allo sciocco! La frase in epigrafe la si usa sempre quando si voglia ironicamente plaudire all'operato di chi pretende, da saccente e supponente, con la propria azione di dimostrare la propria valentia nei confronti di qualcuno a cui non riesca di agire alla medesima stregua. Piú chiaramente, la locuzione è usata a mo' di presa in giro di coloro che fanno le viste di ritenersi superiori agli altri e in realtà se lo sono non è per maggiori capacità fisiche e/o morali, ma solo per fortunose od ovvie transeunti ragioni. Per meglio chiarire spieghiamo con un esempio. Poniamo vi sia un uomo infortunato alle gambe che abbia difficoltà ad ascendere una scala a pioli. Si presenta uno sciocco (il fesso dell’epigrafe!) che, essendo pienamente integro nella sua salute, con irrisoria facilità ascende la scala e commenta con aria saccente: "Visto come è facile?". L’ ovvia risposta che si merita codesto sciocco è quella in epigrafe, che nel caso dell'esempio starebbe a significare: Sei cosí stupido da non renderti conto che se anche io fossi nella mia integrità fisica, non avrei difficoltà a fare ciò che ài fatto tu!
bravo – in napoletano esclusivamente agg.vo qual.: che è abile ed esperto in ciò che fa, spec. nell'esercizio di un mestiere, di una professione o negli studi; valente, onesto, dabbene; generoso, di buon cuore; l’etimo è incerto; forse dal lat. barbaru(m) 'barbaro, selvaggio', o piú probabilmente da pravu(m) 'pravo, malvagio', un tempo usato talora anche con significato positivo.
ô = al preposizione articolata maschile; scrittura contratta (vedi accento circonflesso) di a + ‘o (lo) come altrove â è preposizione articolatafemminile alla ; scrittura contratta (vedi accento circonflesso) di a + ‘a (la) ed ê è preposizione articolata plur. maschile o femminile alle o a gli; scrittura contratta (vedi accento circonflesso) di a + ‘e (le) oppure a + ‘e (gli).
fesso = agg. e s. m. [f. -a] (pop.) sciocco, stupido balordo (detto spec. di persona) con etimo dal part. pass. del verbo latino fendere.semanticamente la cosa si spiega col fatto che chi sia spaccato, incrinato etc. come è nel significato primo del verbo fendere, risulta essere inservibile, inadatto e dunque sciocco, stupido, balordo.
raffaele bracale
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento