lunedì 12 settembre 2016

ADIRATO E DINTORNI

ADIRATO E DINTORNI Ancóra volta mi perito di rispondere al caro amico N. C. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad indicare solo le iniziali di nome e cognome) che mi à chiesto via e-mail di suggerirgli con quali termini si possa correttamente rendere in pretto napoletano l’aggettivo italiano in epigrafe.Gli ò cosí risposto: Caro amico in pretto napoletano il termine italiano adirato (ag.vo m.le che à il suo fem. in adirata [der. di ira]. – detto di chi è preso dall’ira; di chi mostra con parole e con atti piú o meno violenti l’interno sentimento d’ira, di stizza, di risentimento) ecc.])può essere reso con numerosi (almeno vénti) aggettivi che qui di sèguito ti elenco ed illustro, aggettivi che sono diversi e ben distinti ed ognuno dei quali fa riferimento o al modo con cui si manifestano gli interni sentimenti di cui sopra o ad un soggetto, cosa e/o situazione cui possano essere paragonati o in cui si manifestino.Èccoti l’elenco: arraggiato/a agg.vo m.le o f.le [etimologicamente part. pass.m.le o f.le delll’infinito riflessivo arraggiarse>carz ( grido di battaglia usato dai Saraceni nell’assaltare i nemici = ad litteram: ira, foia donde infoiarsi, irritarsi ] détto di chi appare sdegnato/a, infuriato, imbestialito tal quale un moro all’assalto. ‘ncarzellato agg.vo m.le e solo m.le, lo stesso che il precedente,ma in forma semplificata, con soppressione del nesso ap inteso pletorico in quanto non riconosciuto nella parola d’origine; voce usata nel parlato della città bassa. ‘ncazzato agg.vo m.le e solo m.le, , [etimologicamente part. pass.m.le o f.le delll’infinito riflessivo ‘ncazzarse < denominale di cazzo dal greco akation = sdegnarsi, infuriarsi ] détto di chi mostra d’esser sul punto di andare in bestia, andare in collera, andare su tutte le furie, dare in escandescenze, rizzandosi a mo’ di pene. ‘ncepulluto agg.vo m.le e solo m.le, [etimologicamente part. pass.m.le o f.le delll’infinito riflessivo ‘ncepullirse < denominale del lat. caepulla-m = eccitarsi, infuriarsi ] détto di chi mostra d’essere o eccitato sessualmente (con riferimento semantico alla durezza dell’ortaggio) o (per ampliamento semantico come nel caso che ci occupa) in preda ad irritazione come quella derivante dagli effluvi della cipolla. ‘ncriccato agg.vo m.le e solo m.le, benché sia ipotizzabile un f.le , lo stesso che il precedente, usato nel parlato della città bassa, ma etimologicamente part. pass.m.le o f.le delll’infinito riflessivo ‘ncriccarse < denominale del franc. cric che è un arnese per rizzare, sollevare = eccitarsi, sollevarsi, rizzarsi ] détto di chi mostra d’essere o eccitato sessualmente (con riferimento semantico alla destinazione d’uso del cric ) o (per ampliamento semantico come nel caso che ci occupa) pronto a sollevarsi, rizzarsi contro qualcuno o qualcosa. ‘ncuitato/a agg.vo m.le o f.le, [etimologicamente part. pass.m.le o f.le delll’infinito riflessivo ‘ncuitarse < denominale del lat. quiete-m con prostesi di un in>’n distrattivo = inquietarsi, infuriarsi, perdere la calma ] détto di chi mostra d’essere in preda ad agitazione, inquietudine, irrequietudine, turbamento avendo perso la pacatezza. ‘ncurrivato/a agg.vo m.le o f.le , lo stesso che il precedente, usato nel parlato della città bassa, ma etimologicamente part. pass.m.le o f.le delll’infinito riflessivo ‘ncurrivarse < deverbale del lat. currivare con prostesi di un in>’n intensivo = arrabbiarsi, ostinarsi ] détto di chi mostra d’essere in preda ad agitazione, subbuglio, trambusto interiori e pronto all’azione aggressiva e/o combattiva, reattiva contro qualcuno o qualcosa. ‘ngrifato/a agg.vo m.le o f.le lo stesso che il precedente, usato però prevalentemente nel parlato d’ àmbito villico e /o provinciale quasi come di mera attinenza campagnola atteso che etimologicamente trattasi di un part. pass.m.le o f.le delll’infinito riflessivo ‘ngrifarse < dallo spagnolo engrifar = stizzirsi, imbizzarrirsi, impennarsi a mo’ di grifo=(per metinoma)maiale o cinghiale ] détto di chi mostra d’essere in preda ad irrequietezza, pronto a perdere il controllo di sé e procurare nocumento. ‘nfumato/a agg.vo m.le o f.le, [etimologicamente part. pass.m.le o f.le delll’infinito riflessivo ‘nfumarse < denominale del lat. fumu-m = eccitarsi,stizzirsi, adirarsi ] détto di chi mostra d’essere o in preda ad eccitazione sessualmente (con riferimento semantico ad alcune droghe che la inducono) o (per ampliamento semantico metaforico come nel caso che ci occupa) in preda ad indignazione, nervosismo, risentimento, sdegno, stizza come quella derivante dai fumi del vino, della collera. ‘nquartato/a agg.vo m.le o f.le [etimologicamente part. pass.m.le o f.le delll’infinito riflessivo ‘nquartarse = irritarsi, esser scontroso, adirato; locuzione che prende il via dal linguaggio degli schermidori: stare inquartato, ossia in quarta posizione che è posizione di difesa, ma anche di prevedibile prossimo attacco il che presuppone uno stato di tensione massima da cui possono scaturire le piú varie conseguenze.] detto di chi è cosí tanto indignato, nervoso risentito, sdegnato da non rispondere delle proprie reazioni. sferrato/a agg.vo m.le o f.le[etimologicamente part. pass.m.le o f.le delll’infinito sferrà < denominale del lat. ferru-m con prefisso ex>s distrattivo = letteralmente togliere i ferri dagli zoccoli di cavalli, muli, asini, ecc.; liberare dai ferri un galeotto, una persona incatenata e per traslato ,stizzirsi, adirarsi, avventarsi, scagliarsi con violenza] détto di chi mostra d’essere in preda ad apprensione, irrequietezza, preoccupazione, trepidazione, turbamento come un animale liberato dai ceppi o pastoie e perciò pronto a scattare, spazientirsi, sfuggire lasciando libero sfogo a gli impulsi repressi. spacienziato/a agg.vo m.le o f.le [etimologicamente part. pass.m.le o f.le delll’infinito riflessivo ‘spacenziarse < denominale del lat. patientia-m con prostesi di un ex>s distrattivo = perdere la pazienza ] détto di chi mostra di non avere pazienza, non riuscire a sopportare o tollerare e perciò pronto a dare manifestazione ddella sua agitazione, concitazione, eccitazione, ansia, inquietudine, irrequietezza, nervosismo, smania. stezzuto/a agg.vo m.le o f.le [etimologicamente part. pass.m.le o f.le delll’infinito stezzarse< denominale del lat. titio (tizzone) con prostesi di una s intensiva = prendere fuoco a mo’ di tizzone ] détto di chi mostra di essere montato in istizza, si sia infastidito al punto da avvampare a mo’ di tizzone con imprevedibili contraccolpi, effetti ed esiti. E qui penso di poter far punto convinto d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto l’amico N.C. ed interessato qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e piú genericamente chi dovesse imbattersi in queste paginette.Satis est. Raffaele Bracale

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