sabato 26 gennaio 2013
ALCUNE VOCI NAPOLETANE d’uso digiacomiano
ALCUNE VOCI NAPOLETANE d’uso digiacomiano
Rispondendo ad una richiesta dell’amico R.O.del quale i consueti problemi di riservatezza mi impongono d’indicare le sole iniziali, elenco ed illustro qui di seguito alcune voci napoletane non chiarissime usate nei sui versi dal Di Giacomo . Nel farlo m'auguro d'accontentare l'amico ed interessare anche qualcuno dei miei ventiquattro lettori. Abbiamo dunque:
ammilocca = plico, busta voce adattamento del francese enveloppe;
sparata ‘e terziole/trezziole = salva di petardi; terziola/trezziola = piccola sfilza di petardi legati a mo’ di treccia da cui trecciola→trezziola/terziola;
ricusaje 3ª pers. sg. pass. remoto dell’infinito ricusà=non accettare, rifiutare, non acconsentire a far qualcosa, disapprovare, sgradire [
Dal lat. recusare, deriv. di causa 'causa'];
scicco stiffelio =chic stiffelius cioè elegante abito maschile, con giacca lunga e stretta; finanziera [prob. dall’opera Stiffelio di G. Verdi, rappresentata per la prima volta nel 1850];
Crèzia nome f.le proprio di persona; si tratta del nome (Lu)crezia procopato ed accorciato in Crèzia;
ndriche lo stesso che ndringhete locuzione espressiva onomatopeica usata spesso (anche in correlazione con ndranche o ndranghete) al posto di qualcosa di cui si intenda tacere;
carrí cioè carrino = carlino, antica moneta di modesto valore fatta coniare [1250 ca] da Carlo I d’Angiò (donde il nome); era ancóra in uso nel 1860 quando corrispondeva a 10 grani cioè a 43,650 lire italiane;
bunettànema = buonanima,persona defunta; la parola (brutta!) coniata nel tardo ‘600, fu usata fino a tutto l’’800, ma poi fu fortunatamente messa da parte e fu preferito l’uso di bonànema; faccio notare che bunetta (che, unita ad ànema, concorse a formare la parola) fu una sorta di diminutivo/riduttivo di buona ed era effettivamente brutto e sciocco ritenere la persona morta non buona, ma solo buonina/bunetta!
avariuso = di buon augurio, beneaugurante e per ampliamento semantico gioioso, gaio, felice, brioso, festoso, ridente, lieto, vivace, sereno, ilare; l’agg.vo avariuso fu un brutto termine usato solo dal Di Giacomo che – probabilmente – per esigenze metriche corruppe un originale auriuso (derivato dal lat. auguriu(m)) facendolo diventare avariuso.
Mi auguro cosí d’aver risposto esaurientemente al. quesito dell’amico. Satis est.
Raffaele Bracale
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