‘A
CRIANZA D’’O SOLACHIANIELLO
Mi è stato chiesto, via e-mail, dal
caro amico A. M. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad
indicare solo le iniziali di nome e cognome) di spendere qualche parola per
illustrare significato e portata della locuzione in epigrafe.L’accontento
significandogli in primis la traduzione ad litteram dell’espressione che suona
in lingua nazionale:il garbo del ciabattino, ma nella città bassa, dove la
locuzione nacque è un’espressione usata in maniera ironica in riferimento
alla grossolanità, rozzezza,
ruvidezza, quando non scontrosità tipica del cibattino che nell’inteso comune
si identifica nell’atto di percuotere violentemente le suole o relativi pezzi
usati le une o gli altri per rattoppare le scarpe che gli vengono affidate
perché le rimetta in sesto, azione che è quanto di piú lontano da un
comportamento garbato, gentile, cortese, di belle maniere riferibile al
sostantivo crianza [s.vo f.le = complesso delle maniere di una persona ben
educata; compitezza, gentilezza:bbona, mala crianza: senza crianza (buona, mala
creanza; senza creanza) voce derivata dritto per dritto dallo sp. crianza,
deriv. di criar 'allevare, educare', che è dal lat. creare 'creare'.]. Rammento
a margine che la locuzione in esame
talora viene riferita, ma erroneamente come:” ‘a
crianza d’’o scarparo” e dico erroneamente perché nel puro napoletano altro è
il “solachianiello” [etimologicamente agglutinazione della voce verbale sola
(3ª pers. sg.ind. pr. dell’infinito sulà= risuolare, applicare una nuova
suola,azione tipica del ciabattino)con il sostantivo
chianelle(=pianelle,ciabatte; il sg. chianella etimologicamente è dal lat.
planu-m con il consueto esito del gruppo pl in chi(cfr. ad es. plu(s)→chiú –
plumbeu(m)→chiummo – plaga→chiaja etc.)] ed altro lo “scarparo” [ id est:il
fabbricante di scarpe,in linea con l’etimologia del termine scarparo che è dal
portoghese-spagnolo escarpa con l’aggiunta di un suffisso di attinenza arius→
aro di reminescenza latina.] E qui
penso di poter far punto convinto d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto
l’amico A. A. ed interessato qualcun
altro dei miei ventiquattro lettori e piú genericamente chi dovesse imbattersi in queste
paginette.Satis est.
Raffaele Bracale
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