ABBRUSCIÀ ‘O PAGLIONE
Ad litteram: bruciare il pagliericcio id est: far terra bruciata attorno a qualcuno. Grave minaccia con la quale si comunica  di voler procurare, a colui cui è rivolta,  un grave, gravissimo  anche se non specificato danno; la locuzione rammenta ciò che erano soliti fare gli eserciti sconfitti , in ispecie quelli francesi che nell’abbondonare l’accampamento fino a quel momento occupato,  usavano bruciare tutto per modo che l’esercito sopravveniente non  potesse averne neppure un sia pur piccolo tornaconto.Oggi la locuzione in epigrafe è usata con due significati, uno meno grave, l’altro piú duro; nel significato meno duro l’espressione significa mancare a un impegno, a un appuntamento; nel significato piú minaccioso  l’espressione è usata    per minacciar imprecisati ma  totali danni; infatti  con l’espressione  T’aggi’ ‘abbruscià ‘o paglione! si vuol significare: Devo arrecarti tutto il danno possibile, bruciandoti persino il pagliericcio su cui dormi,  per non darti piú modo neppure di riposare!
Anticamente l’espressione in epigrafe valeva ( attraverso  un furbesco traslato  percorso semantico!) come minaccia di sodomizzazione, in quanto la voce paglione che in primis vale pagliericcio,  saccone pieno di paglia, passò ad indicare il sedere, culo, fondoschiena  che per effetto della sodomizzazione poteva portare gli effetti  segnanti del bruciore. 
abbruscià = bruciare, ardere, incendiare,consumare, distruggere, rovinare con l'azione del fuoco o del calore.
l’etimo è da un lat. volg. ad+brusiare→abbrusiare→abbrusciare/à   
paglione  s. m. = pagliericcio,  saccone pieno di paglia o foglie secche usato come materasso; per traslato furbesco vale: sedere, fondo schiena quanto all’etimo paglione  è un evidente accrescitivo (cfr. suff. one) di paglia  che è dal lat. palea
raffaele bracale
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