LE  PAROLE NAPOLETANE  IN IMMA/IMMO
Tutte le parole napoletane che qui di seguito esaminerò ànno la particolarità che accanto ad un termine di avvio portano un suffisso (immo/a)  spesso di chiaro sapore dispregiativo o riduttivo ma talora anche  intensivo , suffisso probabilmente coniato su di un latino: ime(n) con successivo raddopiamento rafforzativo della emme fino a giungere ad immo o imma. Analizzo le parole: 
Calimma: letteralmente: calore, tepore, specialmente quello delle coperte  d’un letto, insomma quella piacevole sensazione di calduccio, che una volta che si sia conseguito, concilia il sonno e che, se invece non si riesce a raggiungere impedisce un soddisfacente riposo; termine coniato sulla radice del verbo latino calēre (esser caldo) più il suffisso imma qui di sapore riduttivo; nel napoletano il vocabolo è pervenuto attraverso lo spagnolo calima  di medesima etimologia ed iniziale  significato.
Canimma: letteralmente: canea, canizza ed estensivamente  puzzo di cani, ma anche  muta di persone spregevoli e vocianti; derivato da cane più  imma (dispregiativo).
Cazzimma: nell’espressione tené ‘a cazzimma malevola furbizia prevaricante di colui o coloro che vessa/no i meno dotati  fisicamente e/o moralmente al fine di sopravanzarli e godere dei frutti conquistati marmaldeggiando.
Parola costruita addizionando il termine cazzo che – come noto -  è da un greco marinaresco: (a)kation=albero della nave ( qui inteso quale…strumento di proditoria  offesa)  con il suff. imma (dispregiativo)..
‘ngattimma: nell’espressione jí ‘ngattimma 
Letteralmente: andare in calore come i gatti; id est: adontarsi, eccitarsi,  comportandosi di conseguenza con foga eccessiva.
 Parola costruita addizionando il termine  gatto (colto nel periodo in cui va in calore ) con il solito suffisso imma.
Perimma: essenzialmente la muffa  che attacca principalmente alimenti malamente essiccati, tenuti in ambienti umidi che favoriscono appunto l’insorgere di muffe.
Etimologicamente è un  deverbale di perì (perire) che è dal latino perire = andare a male addizionato del solito suffisso imma  qui dispregiativo.
Sfaccimmo: parola dalla doppia  valenza; in senso negativo: farabutto, mascalzone; in senso positivo: furbo, intraprendente, determinato (specie di una persona giovane.). È parola formata dal sost.: faccia con l’avvio di una s detrattiva ed il suffisso dispregiativo immo nell’ovvia idea di significar: persona priva di faccia (senza vergogna).
Sfaccimma: Attenzione! Questa parola  non è il femminile  della parola precedente ed à ben altro significato ed etimologia,indica il prodotto dell’eiaculazione maschile; etimologicamente prende l’avvio da una voce di tipo onomatopeico  sfacc che indica la violenza dell’emissione, addizionato del solito suffisso imma qui però con funzione intensiva, non dispregiativa.
Rammenterò per amor di completezza che quando si volesse usare il termine precedente: sfaccimmo riferito ad una donna, non si userà sfaccimma che come visto indica un’altra cosa, ma una sorta di diminutivo, vezzeggiativo: sfaccemmusella che indica alternativamente o la mascalzoncella o la furbetta intraprendente.
Zuzzimma: letteralmente tutto ciò che è lercio, sporco, sozzo ed estensivamente anche ogni cattiva azione perpetrata ai danni dei deboli, degli indifesi; etimologicamente è parola derivata dall’addizione del termine sozzo (dal provenzale sotz) con il suffisso dispregiativo imma.               
Raffaele Bracale 
P.S. Se a qualcuno venissero in mente  altre voci partenopee in immo/a da me qui  non considerate, me ne informi ché provvederò a parlarne.
R. B.
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