martedì 6 gennaio 2009

UN’ANTICA PAROLA NAPOLETANA: SCHITTO

UN’ANTICA PAROLA NAPOLETANA: SCHITTO

Cominciamo col dire che in napoletano la voce schitto è attestata, sia nei piú vecchi vocabolaristi: D’Ambra – Andreoli – P.P. Volpe – Filopatridi etc.,che nei piú recenti D’Ascoli – Altamura – Salzano ( è inopinatamente assente in deFalco e Iandolo!) esclusivamente come avverbio: nel significato di soltanto, solamente, mentre la medesima voce è attestata non come avverbio, ma come sostantivo e/o aggettivo nel significato di scapolo – celibe
sia nel salentino (schiettu) che nel calabrese e nel siciliano ( cfr. Cortelazzo/Marcato che registrano schettu = schitto (voci calabresi - siciliane); ugualmente la voce schitto è attestata nel dialetto di Sezze romano ma quale aggettivo: solo, solo un poco
Pur grande sforzo, si può comunque accettare una qualche colleganza semantica tra soltanto, solamente e celibe, scapolo ed accettare altresí il passaggio di funzione grammaticale aggettivo→avverbio (fenomeno abbastanza frequente che avviene partendo dal valore non solo attributivo ma anche predicativo dell’aggettivo, p. e. “faccio solo questo”→”faccio soltanto questo”; “va’ tranquillo”→”và tranquillamente”). Quello che non mi convince è l’ipotesi etimologica formulata da Cortelazzo/Marcato; infatti i due studiosi parlano di una derivazione da un tedesco shleta (semplice)e la faccenda peggiora altresí se si compulsa il Pianigiani che pur prendendo in esame schitto come voce dialettale napoletana, la accomunana alla voce schietto (dal gotico slaiths=semplice, cfr. ted. mod. schlecht =di poco conto, cattivo)ed estensivamente puro,semplice, ingenuo. Ricordo anche, su suggerimento dell’amico prof. Armando Polito, che nel Salento (a parte Nardò dove “schiettu” è chiaramente usato nel senso di “sincero” riferito tanto all’uomo quanto al vino, a Martina Franca (Ta) esiste la locuzione “na schitte”=non solo, in cui è evidente l’avvenuto passaggio dalla funzione aggettivale a quella avverbiale. Ugualmente mi à lasciato perplesso e non convinto l’ipotesi sostenuta nel Vocabolario dei Filopatridi, dove al lemma “schitto” si legge: "SCHITTO Soltanto. Dall’italiano schietto, che vale semplice, non molteplice."

A questo punto a mio avviso, se si vuol raggiungere una attendibile meta etimologica, occorre dare una decisa sterzata abbandonando tutte le strade battute sia da chi vede in schitto una derivazione da schi(e)tto, sia da chi vi lègge derivazioni tedesche o gotiche ed accettare l’idea che di partenza schitto sia stato un sostantivo/aggettivo nel significato di scapolo – celibe e solo successivamente abbia assunto la funzione avverbiale, la sola poi mantenuta nel napoletano, mentre altrove tale passaggio aggettivo →avverbio non sia avvenuto e schitto abbia continuato a rivestire la funzione di sostantivo/aggettivo significando esclusivamente scapolo – celibe. Messa cosí la faccenda a mio avviso penso che etimologicamente schitto sia da ritenersi voce derivata da una lettura metatetica del greco ektòs (posseduto, tenuto come marito) con la prostesi di una s (distrattiva) ottenendosi un sektòs lètto sketòs→scheto e poi schito ed infine schitto con raddoppiamento espressivo della dentale.
Il tutto con buona pace di Pianigiani, Filopatridi, Cortelazzo/Marcato & altri.
Raffaele Bracale

5 commenti:

Unknown ha detto...

sghit, in dialetto friulano e bisiaco, è principalmente una cacatina di gallina, anitra, oca o comunque pennuto da cortile. In secundis uò naturalmente definire una qualsiasi forma di piccolezza materiale (par diese carte el me ga da un sghit de fumo - la ga due sghitate de tete - che sghit de omo-), ma, essendo diventati ormai rari i poderi, gli allevamenti estemporanei, e le case coloniche, questa forma è destinata a perdersi in uno sghit temporale....

Unknown ha detto...

mah, non mi viene nulla di educato da aggiungere

Unknown ha detto...

Dalle mie parti l'unica parola esistente per dire solo, solamente, soltanto é " SHKITT "...,e non vuol dire altro e nn ci sono altri sinonimi.
Preciso che sono della provincia di Bari e so che lo stesso vale da Taranto fino a Foggia e da Bari fino a Matera...poi nn so.
Per esempio per dire "Ho letto solo questo", da me si dice " Hé leshute shkitte cusse ( le e senza accento sono mute)e non cambia molto questa versione in tutta la puglia centrale e settentrionale.

Unknown ha detto...

Ma quindi a Napoli come dite???
Shkitte pe sapé :D
Cmq il barese é molto diverso da tutti i dialetti italiani a quello che vedo

Anonimo ha detto...

Vorrei segnalare che il termine è utilizzato correntemente anche nell'area della Basilicata compresa nel medio corso del fiume Basento (comuni di Calciano, Tricarico, Grassano, Garaguso, Grottole, Salandra). E' utilizzato in funzione di avverbio e sta per "soltanto".
"M'agg mangiat schkitt duj mél" (Ho mangiato soltanto due mele)
In pratica, non ci sono differenze con la zona di Bari.
Inoltre, potrei aggiungere che a Napoli ormai non si utilizza più, perché dopo due anni che vivo in questa città non l'ho mai sentito, e nessuno dei miei amici conosce il termine.