martedì 13 giugno 2017

VARIE 17/617



 1 - Pure ‘e cuffiate vanno ‘mparaviso
Anche i gabbati vanno in Paradiso
Locuzione proverbiale usata a mo’ di conforto dei corbellati per indurli ad esser pazienti e sopportare chi gratuitamente li affanna , atteso che anche per essi derisi  ci sarà un gran premio: il Paradiso.
Cuffiate plurale di cuffiato =deriso, corbellato; etimol.: part.pass. di cuffià che è un denominale  dell’arabo kúffa/cúffa=corbello.

2-Pure ‘e mmure tenono ‘e rrecchie
Anche i muri ànno orecchi
Fa d’uopo, quindi, se non si vuole  far conoscere in giro le proprie idee o considerazioni usare, anche in casa un eloquio misurato e di basso volume evitando altresí di spettegolare o di  dire  cose pericolosamente compromettenti per sé o altri.
3 - Pure ll’onore so’ ccastighe ‘e Ddio.
Anche gli onori sono castighi di Dio
Atteso che comportano comunque aggravio di lavoro  ed aumento delle responsabilità.
4 - Pure ‘nu caucio ‘nculo fa fà ‘nu passo annante
Anche un calcio in culo fa compiere un passo in avanti
Id est: per progredire nella vita, come nel lavoro,  occorrono forti spinte, magari violente  che vanno comunque  accettate considerato i  vantaggi che ne possono derivare.
5 -Pur’io tengo ‘a mano cu cinche déte.
Anche io ò la mano con cinque dita.
Proverbio dalla duplice valenza; nella prima si  adombra quasi un avvertimento minaccioso che significa: anche io sono dotato delle vostre medesime capacità operative, per cui fate attenzione a non misurarvi con me pensando di prevalere: potreste avere una brutta sorpresa! La seconda valenza  sottindende una garbata protesta volendo significare: ò le vostre  stesse capacità e/o possibilità; miracoli non ne posso fare: non chiedetemeli!
6 - Quanno ‘a capa perde ‘e senze  se ne strafotte pure ‘e Sua Eccellenza!
Quando la testa perde il raziocinio se ne impipa anche di Sua Eccellenza
Id est: Quando, nella vita,  si è in preda all’ira o alla follia  non si à rispetto per nessuno, nemmeno per l’autorità.
7 - Quanno ‘a carna è ccotta è cchiú ffacile a sceppà ll’ossa.
Quando la carne è cotta è piú facile spolparla
Id est: per ottenere il miglior risultato è necessario attendere il momento piú adatto che è il piú propizio o favorevole, armarsi di pazienza ed attenderlo.
8 - Quanno ‘a caurara volle mena subbeto ‘e maccarune
Quando la pentola bolle, cala subito i maccheroni
Id est:nella vita bisogna esser sempre solleciti e profittare del momento adatto per fare ciò che è da farsi, evitando,per non correre l’alea di un insuccesso, di rimandare o procrastinare  la propria azione.Il proverbio à anche un significato furbesco ed in tale connotazione significa: quando una donna avverte i primi bollori, occorre darle súbito marito che la soddisfi e la calmi.
9 -Quanno ‘a cumeta ‘o vvo’,  dalle cuttone
Quando l’aquilone lo chiede, dagli spago
Al di là del suo concreto chiaro ed esatto significato, il proverbio vale:nella vita  spesso è opportuno, se non necessario, assecondare le vanterie di chi si vanta ed è vanitoso,  per tenerselo amico ed  al fine di  riceverne possibili futuri vantaggi.
10 - Quanno â femmena ‘o culo ll’abballa, si nun è puttana, diavulo falla!
Quando una donna ancheggia, se non è una meretrice ritienila tentatrice.
Le donne che sculettano provocatoriamente  o lo fanno di mestiere o per trovar partito.
11 - Quanno ‘a femmena vo’ filà  ll’abbasta pure ‘nu spruoccolo.
Quando una donna vuol filare le è sufficiente un piccolo bastoncino.
Id est: Quando la donna intende raggiungere un determinato scopo usa, per farlo, ogni mezzo anche quelli apparentemente meno adeguati.
brak

Nessun commento: