1.CHI TÈNE MALI CCEREVELLE, TÈNE BBONI CCOSCE...
Chi à cattivo cervello, deve avere buone gambe, per
sopperire con il moto alle dimenticanze o agli sbagli derivanti dal proprio
cattivo intendere.
2.METTERE 'O PPEPE 'NCULO Â ZÒCCOLA.
Letteralmente:introdurre pepe neli’ano di un ratto. Figuratamente:
Istigare,sobillare, metter l'uno contro l'altro. Quando ancora ci si serviva in
primis, come mezzo di trasporto, delle
navi , capitava che sui bastimenti mercantili, assieme alle merci, attratti
dalle granaglie, solcassero i mari
grossi topi ( in napoletano zoccole al sg zoccola dal lat. sorcula diminutivo di sorex), che
facevano gran danno. I marinai, per liberare la nave da tali ospiti
indesiderati, avevano escogitato un sistema strano, ma efficace: catturati un
paio di esemplari, introducevano un pugnetto di pepe nero nell'ano delle bestie
e poi le liberavano. Esse, quasi
impazzite dal bruciore che avvertivano si avventavano in una cruenta lotta con
le loro simili. Al termine dello scontro, ai marinai non restava altro da fare
che raccogliere le vittime e buttarle a mare, assottigliando cosí il numero
degli ospiti indesiderati. L'espressione viene usata con senso di disappunto
per sottolineare lo scorretto comportamento di chi, in luogo di metter pace in
una disputa,si diverte e gode ad
attizzare il fuoco della discussione fra terzi...
3.PURE 'E PULICE TENENO 'A TOSSE...
Anche le pulci tossiscono - Id est: anche le persone
insignificanti tossiscono, ossia vogliono esprimere il proprio
parere.Espressione usata a sarcastico commento delle risibili azioni
di chi mancando di forza e/o argomenti voglia ugualmente farsi notare
esprimendo (ovviamente a sproposito) pareri o giudizi in ordine ad accadimenti
cui assistano o passivamente partecipino.
4.DICE BBUONO 'O DITTO 'E VASCIO/ QUANNO PARLA DELLA DONNA:
“UNA BBONA CE NE STEVA/ E 'A FACETTENO MADONNA...”
Ben dice il detto terrestre allorché parla della donna: “Ce
n'era una sola che era buona ma la fecero Madonna...” Id est: La donna, in quanto
tale, è un essere inaffidabile - La
quartina, violentemente misogina è tratta dal poemetto 'MPARAVISO del grande
poeta Ferdinando Russo
5.DICERE 'A MESSA CU 'O TEZZONE.
Celebrare la messa con un tizzone ardente(in mancanza di
ceri...)Id est: quando c'è un dovere da compiere, bisogna farlo quale che siano
le condizioni in cui ci si trovi, adattandosi alle circostanze. La locuzione è
usata a sapido commento di situazioni in cui regni l’inopia…
6.JAMMO, CA MO S'AIZA!
Muoviamoci ché ora si leva(il sipario)! - Era l'avviso che
il servo di scena dava agli attori per avvertirli di tenersi pronti , perché lo
spettacolo stava per iniziare. Oggi lo si usa per esortare all’azione in modo
generico nell'imminenza di una qualsiasi attività per la quale occorre
prepararsi.
7.CHELLO È BBELLO 'O PRUTUSINO, VA 'A GATTA E NCE PISCIA ‘A
COPPA...
Il prezzemolo non è rigoglioso, poi la gatta vi minge sopra
- Amaro commento di chi si trova in una situazione già di per sé precaria e non solo non riceve aiuto per
migliorarla, ma si imbatte in chi la peggiora maggiormente...
8.QUANNO VIDE 'O FFUOCO A' CASA 'E LL'ATE, CURRE CU LL'ACQUA
A' CASA TOJA...
Quando noti un incendio a casa d'altri, corri a spegnere
quello in casa tua - Cioè: tieni per ammonimento ed avvertimento ciò che capita
agli altri per non trovarti impreparato davanti alla sventura.
9.GIORGIO SE NE VÒ JÍ E 'O VESCOVO N' 'O VO’ MANNÀ.
Giorgio intende andar via e il vescovo vuole cacciarlo.
L'icastica espressione fotografa un rapporto nel quale due persone intendono
perseguire il medesimo fine, ma nessuno à il coraggio di prendere l'iniziativa,
come nel caso del prelato e del suo domestico...
10.FA MMIRIA Ô TRE 'E BASTONE.
Fa invidia al tre di bastoni- Ironico riferimento ad una
donna che abbia il labbro superiore provvisto di eccessiva peluria, tale da
destare addirittura l'invidia del 3 di
bastoni, che nel mazzo di carte napoletano è rappresentato da un mascherone di uomo provvisto di
esorbitanti baffi a manubrio, mascherone sovrastante l'incrocio di tre
nodosi randelli.
11.SI 'A FATICA FOSSE BBONA, 'A FACESSENO 'E PRIEVETE.
Se il lavoro fosse una cosa buona lo farebbero i preti(che
per solito non fanno niente. Nella considerazione popolare il ministero
sacerdotale è ritenuto cosa che non implica lavoro.
12. AVIMMO CASSATO N' ATU RIGO 'A SOTT' Ô SUNETTO.
Letteralmente: Abbiamo cancellato un altro verso dal
sonetto, che - nella sua forma classica - conta appena 14 versi. Cioè: abbiamo
ulteriormernte diminuito le nostre già esigue pretese. La frase è usata con
senso di disappunto tutte le volte che mutano in peggio situazioni di per sé
non abbondanti...
13.È GGHIUTO 'O CASO 'A SOTTO E 'E MACCARUNE 'A COPPA.
È finito il cacio di
sotto ed i maccheroni al di sopra. Cioè:La situazione si è voluta in maniera
contraria alle attese e/o alla loicità;
si è rivoltato il mondo.Normalmente infatti il cacio grattugiato
dovrebbe guarnire dal di sopra una portata di maccheroni, non farle da strame.
14. À FATTO MARENNA A SARACHIELLE.
À fatto merenda con piccole aringhe affumicate - Cioè: si è
dovuto accontentare di ben poca cosa.In senso esteso: non à ottenuto dalla
propria azione i risultati sperati…
15. FÀ LL'ARTE 'E MICHELASSO: MAGNÀ, VEVERE E GGHÍ A SPASSO.
Fare il mestiere di Michelaccio:mangiare, bere e andar
bighellonando - cioè la quintessenza del dolce far niente...
16.SO' GHIUTE 'E PRIEVETE 'NCOPP'Ô CAMPO
Sono scesi a giocare a calcio i preti - Cioè: è successa una
confusione indescrivibile:un tempo,
quando era loro concesso i preti erano
comunque costretti a giocare indossando
la lunga talare che contribuiva a render difficili le operazioni del giuoco...
17.NUN VULÈ NÈ TTIRÀ, NÈ SCURTECÀ...
Non voler né tendere, né scorticare - Cioè: non voler assumere
alcuna responsabilità; locuzione mutuata dall’atteggiamento di taluni operai conciatori di pelli quando non
volevano né mantener tese le pelli, né procedere alla scuoiatura.
18. PURTÀ'E FIERRE A SANT' ALOJA.
Recare i ferri a Sant'Eligio. Alla chiesa napoletana di
sant'Eligio ( nei pressi di piazza Mercato) i vetturini da nolo solevano
portare, per ringraziamento, i ferri dismessi dei cavalli ormai fuori
servizio.Per traslato l'espressione si usa con riferimento furbesco agli uomini
che per raggiunti limiti di età, non possono piú permettersi divagazioni
sessuali...
19.'O PATATERNO 'NZERRA 'NA PORTA E ARAPE 'NU PURTONE.
Il Signore Iddio se chiude una porta, apre un portoncino -
Cioè: ti dà sempre una via di scampo
20. NUN TENÉ PILE 'NFACCIA E GGHÍ A SFOTTERE Ô BARBIERE
Non aver peli in volto e infastidire il barbiere - Cioè:
esser presuntuosi al punto che pur mancando degli elementi essenziali per far
alcunchè ci si voglia ergere e ci si erge
ad ipercritico e spaccone.
Brak
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