1 - PURE
‘E CUFFIATE VANNO ‘MPARAVISO
Anche i
gabbati vanno in Paradiso
Locuzione proverbiale usata a mo’ di conforto dei corbellati per
indurli ad esser pazienti e sopportare chi gratuitamente li affanna , atteso
che anche per essi derisi ci sarà un
gran premio: il Paradiso.
Cuffiate plurale di cuffiato =deriso,
corbellato; etimol.: part.
pass. di cuffià che è un denominale dell’arabo còffa=corbello.
1bis PURE
‘E SFUTTUTE VANNO ‘MPARAVISO
Anche gli infastiditi vanno in Paradiso
Variante della precedente usata a mo’ di conforto degli
importunati per esortarli alla pazienza ed alla sopportazione nell’attesa che anche per loro
infastiditi ci sarà il gran premio del
Paradiso.
2-PURE ‘E MMURE TÈNENO ‘E
RRECCHIE
Anche i
muri ànno orecchi
Fa d’uopo, quindi, se non si vuole
far conoscere in giro le proprie idee o considerazioni usare, anche in
casa un eloquio misurato e di basso volume evitando altresí di spettegolare o
di dire
cose pericolosamente compromettenti per sé o altri.
3 - PURE
LL’ONORE SO’ CCASTIGHE ‘E DDIO.
Anche gli
onori sono castighi di Dio
Atteso che comportano comunque aggravio di lavoro ed aumento delle responsabilità.
4 - PURE
‘NU CAUCIO ‘NCULO FA FÀ ‘NU PASSO ANNANTE
Anche un
calcio in culo fa compiere un passo in avanti
Id est: per progredire nella vita, come nel lavoro, occorrono forti spinte, magari violente che vanno comunque accettate considerato i vantaggi che ne possono derivare.
5 -PUR’IO
TENGO ‘A MANO CU CINCHE DÉTE.
Anche io
ò la mano con cinque dita.
Proverbio dalla duplice valenza; nella prima si adombra quasi un avvertimento minaccioso che
significa: anche io sono dotato delle vostre medesime capacità operative,[comprese
quelle di rubare] per cui fate attenzione a non misurarvi con me pensando di
prevalere: potreste avere una brutta sorpresa! La seconda valenza sottindende una garbata protesta volendo
significare: ò soltanto le vostre stesse capacità e/o possibilità; miracoli non
ne posso fare: non chiedetemeli!
6 - QUANNO
‘A CAPA PERDE ‘E SENZE SE NE STRAFOTTE
PURE ‘E SUA ECCELLENZA!
Quando la
testa perde il raziocinio se ne impipa anche di Sua Eccellenza
Id est: Quando, nella vita,
si è in preda all’ira o alla follia
non si à rispetto per nessuno, nemmeno per l’autorità.
7 - QUANNO
‘A CARNA È CCOTTA È CCHIÚ FFACILE A SCEPPÀ LL’OSSA.
Quando la
carne è cotta è piú facile spolparla
Id est: per ottenere il miglior risultato è necessario attendere
il momento piú adatto che è il piú propizio o favorevole, armarsi di pazienza
ed attenderlo.
8 -
QUANNO ‘A CAURARA VOLLE MENA SÚBBETO ‘E MACCARUNE
Quando la
pentola bolle, cala súbito i maccheroni
Id est:nella vita bisogna esser sempre solleciti e profittare del
momento adatto per fare ciò che è da farsi, evitando,per non correre l’alea di
un insuccesso, di rimandare o procrastinare
la propria azione.Il proverbio à anche un significato furbesco ed in
tale connotazione significa: quando una donna avverte i primi bollori, occorre
darle súbito marito che la soddisfi e la calmi.
9 -QUANNO
‘A CUMETA ‘O VVO’, DALLE CUTTONE
Quando l’aquilone
lo chiede, dagli spago
Al di là del suo concreto chiaro ed esatto significato, il
proverbio vale:nella vita spesso è
opportuno, se non necessario, assecondare le vanterie di chi si vanta ed è
vanitoso, per tenerselo amico ed al fine di
riceverne possibili futuri vantaggi.
10 - QUANNO
 FEMMENA ‘O CULO LL’ABBALLA, SI NUNN’ È PPUTTANA, DIAVULO FALLA!
Quando
una donna ancheggia, se non è una meretrice ritienila tentatrice.
Le donne che sculettano o
lo fanno di mestiere o provocatoriamente per trovar partito.
11 - QUANNO
‘A FEMMENA VO’ FILÀ LL’ABBASTA PURE ‘NU
SPRUOCCOLO.
Quando
una donna vuol filare le è sufficiente un piccolo bastoncino.
Id est: Quando la donna intende raggiungere un determinato scopo
usa, per farlo, ogni mezzo anche quelli apparentemente meno adeguati.
12 – ‘O
CIELO DÀ FUNA LONGA Ê FRABBUTTE.
Il Cielo
concede lunga fune ai birbanti
Id est: Per solito i cattivi soggetti vivono piú a lungo degli
altri. Ciò però avviene non perché i
disonesti e/o malvagi siano favoriti dal Cielo [come, improvvidamente,
interpretò qualcuno], ma perché facendoli vivere piú a lungo il Cielo concede
loro piú tempo per ravvedersi e pentirsi delle malefatte commesse.
frabbutto/a s.vo m.le o f.le
persona
senza scrupoli, capace di qualsiasi slealtà; mascalzone, birbante.
Trattasi di parola pervenuta anche nella lingua nazionale, come farabutto quale palese adattamento del napoletano frabbutto derivato dal ted. freibeuter 'predone' a sua volta ricavato dall'ol. vrijbuiter, comp. di vrij 'libero' e buit 'bottino' = saccheggiatore, filibustiere
Trattasi di parola pervenuta anche nella lingua nazionale, come farabutto quale palese adattamento del napoletano frabbutto derivato dal ted. freibeuter 'predone' a sua volta ricavato dall'ol. vrijbuiter, comp. di vrij 'libero' e buit 'bottino' = saccheggiatore, filibustiere
13. MAGNÀ ‘E ‘RASSO
Ad
litteram: Mangiare di grasso. Id est: avere o contentarsi degli scarti.
Espressione usata a sarcastico commento delle azioni di chi pensi di ottenere
dal suo operato risultati positivi ed
invece, quasi certamente, ne ricaverà poco o niente o addirittura i risultati
saronno fallimentari. Nella locuzione si fa riferimento al fatto che per solito
nel cibarsi di alimenti è d’uso
assumerne le parti migliori scartando quelle meno pregiate, tra le quali
il grasso; chi invece, come nell’espressione, lo dovesse assumere dimostrerebbe
di preferire scioccamente o di doversi
contentare degli scarti.
Brak
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