1 -TENÉ 'A VOCCA SPORCA
Ad
litteram:tenere la bocca sporca Detto di chi, per abitudine parli
facendo uso continuato ed immotivato di
volgarità e/o parole sconce ed oscene
al segno da restarne figuratamente con la bocca sporcata.
2 - TENÉ 'E CHIRCHIE ALLASCATE
Ad
litteram:tenere i cerchi allentati Detto di chi, vacillandogli la mente,
sragioni o abbia vuoti di memoria, alla stregua di una botte che per essersi allentati i cerchi contentivi
delle doghe, vacilla e perde il liquido
contenuto.
3 -TENÉ 'E
GGHIORDE
Ad litteram:tenere la giarda
Cosí ironicamente si usa dire di chi, pigro, infingardo e
scansafatiche mostri di muoversi con studiata lentezza, tardo e dolente
all'opera, quasi come i cavalli che affetti dalla giarda ne abbiano le giunture e il collo delle
estremità ingrossati al punto da esserne impediti nei movimenti.
In turco, con il termine jord si indica il tipico doppio nodo dei
tappeti - da jord a gghiorde il passo è breve.
4 -TENÉ
'E LAPPESE A QUADRIGLIÈ P''A CAPA
Letteralmente:
Avere le matite a quadretti per la testa. Presa alla lettera la locuzione
non significherebbe niente. In realtà lappese a quadrigliè è la corruzione
dell'espressione latina lapis quadratum (corrotto
poi in lapis quadrellatum), seu opus
reticulatum antica tecnica di costruzione muraria romana consistente nel
sovrapporre, facendo combaciare le facce laterali e tenendo la base rivolta
verso l'esterno,ed il vertice verso l'interno, di piccole piramidi di tufo o
altra pietra , per modo che chi guardasse il muro, cosí costruito, avesse l'impressione di vedere una serie di
quadratini orizzontati diagonalmente.Questa costruzione richiedeva notevole
precisione ed attenzione con conseguente applicazione mentale tale da procurare
fastidio e ... mal di testa per la tensione ed il nervosismo, quelli che
figuratamente sono indicati con la locuzione in epigrafe.Ricorderò che erroneamente qualche scrittore di cose
napoletane chiama in causa le matite o lapis propriamente detti, ed in
particolare una pubblicità d'inizio del
20° secolo che mostrava una testa su cui erano conficcate a mo' di raggiera delle
matite laccate a quadrettini neri e bianchi; ma atteso che la locuzione in
epigrafe è molto antecedente all'epoca ( ca. 1790) di quando furono
commercializzate le matite, ne discende
che l'ipotesi è da scartare.
5 - TENÉ 'E PPALLE QUADRATE
Ad
litteram:tenere i testicoli quadrati. Icastico
ed iperbolico modo di dire usato ad
encomio di chi appaia nel proprio agire
solerte, pronto ed attento, dotato di efficaci capacità operative attribuite
all'inusuale quadratura dei suoi testicoli che risultano sia pure figuratamente non banalmente sferici.
6 -TENÉ 'E PECUNE
Ad
litteram:tenere i pichi Espressione che con valenza positiva viene riferita a coloro che sebbene giovani di età, si
mostrino moralmente cresciuti,
intelligenti e capaci di operare al di là del presagibile, quasi che non siano
gli imberbi adolescenti che l'anagrafe
dice, ma a mo' degli uccelli prossimi a metter le piume, mostrino di avere,
figuratamente, sparsi per il corpo
quei pichi propedeutici negli
uccelli allo spuntar delle piume.
7 -TENÉ 'E PAPPICE 'NCAPA
Ad litteram:tenere i tonchi in testa Id est: sragionare, non connettere.
Locuzione usata nei confronti di coloro
che con parole o atti adducano nei rapporti interpersonali, ragionamenti non
consoni, assurdi, sciocchi e pretestuosi, quasi fossero generati da teste i cui
cervelli fossero assaliti e lesi nelle
capacità raziocinanti dai tonchi quei
minuscoli insetti che talora infestano i cereali in genere e la pasta in
particolare.
8 - TENÉ 'E PPIGNE 'NCAPO
Ad
litteram:avere le pigne in testa. Locuzione
di identica valenza della precedente, usata però quando si voglia intendere che
la mancanza di raziocinio è
ritenuta esser dovuta ad una ipotetica violenza subíta, come
potrebbe esser quella di sentirsi cadere in testa i duri stròbili
del pino.
9 -TENÉ 'E RRECCHIE 'E PULICANO
Ad
litteram:tenere le orecchie di pubblicano
Locuzione dalla duplice valenza usata sia per indicare sia dotato di udito
finissimo , sia - piú spesso per indicare coloro che stiano sempre, con
l'orecchio teso attenti ad ascoltare ciò che accade a loro intorno, vuoi per
informarsi, vuoi per non lasciarsi cogliere impreparati, comportandosi alla
medesima stregua degli antichi esattori pubblici: pubblicani da cui per
sincope è ricavato pulicano (pubblicano→pu[bb]licano→pulicano),
pronti ad ascoltar qualunque cosa venisse detta in giro sul conto di chiunque,
per non lasciarsi sfuggire un eventuale contribuente.
10 - TENÉ 'E RRECCHIE PE FFINIMENTE 'E CAPA
Ad
litteram:tenere le orecchie per
guarnimento della testa. Divertente locuzione di portata esattamente
contraria alla precedente, che viene usata nei confronti di chi sia cosí duro
d'orecchio da fare ritenere i loro padiglioni auricolari buoni solo per agghindare la testa.
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