PARAPALLE
Anche questa volta faccio sèguito ad un
quesito rivoltomi dall’amico N.C. (al solito, motivi di riservatezza mi
impongono di riportar solo le iniziali
di nome e cognome di chi mi scrive per sollecitar ricerche) che mi à chiesto perché mai in napoletano è detto parapalle
quel sottogonna rigido[detto in italiano guardinfante o crinolina] in forma di
ampia cesta consistente in una struttura rigida a "gabbia"
che sosteneva e rendeva gonfie le gonne. Il termine indicò sia la struttura,
sia il tessuto che la costituiva originariamente. Quel sottogonna fu foderato di crine, cerchi di acciaio ed ossa
di balena e le donne lo indossarono sotto la veste vera e propria negli anni
tra il 1860 ed il 1870. Gli rispondo rammentandogli che il nome di parapalle fu
mutuato da quello del cappello a tesa breve e fascia alta usato dai liberali in
luogo del cappello floscio, dopo il 15
maggio del 1848 al fine di fermare le
palle, i proiettili dei governativi. La medesima funzione fu quella del
guardinfante o crinolina che quasi proteggeva le gambe muliebri dai colpi d’armi da fuoco cosí come il
cappello a fascia alta proteggeva la testa degli uomini dalle palle
Non mi pare ci sia altro da aggiungere per cui mi fermo
qui, sperando d’avere accontentato l’amico N.C. ed interessato qualcun
altro dei miei ventiquattro lettori
e chi
forte dovesse imbattersi in queste paginette. Satis est.
Raffaele Bracale
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