LE PAROLE DEL NAPOLETANO CHE INIZIANO PER ENNE.
Mi fu chiesto da un caro amico, di cui per le solite questioni di riservatezza indico qui le sole iniziali R.R., mi fu chiesto come comportarsi mettendo per iscritto parole napoletane principianti con la consonante nasale enne.
Gli risposi testualmente e qui ribadisco che si tratta d’una cosa abbastanza semplice; scrissi cosí:
Quanto al fatto delle parole che iniziano per enne (ad es. ‘nfunno, ‘ncaso, nchiummato ‘nterra etc.) è una cosa semplice:
si scrivono ‘nfunno, ‘ncaso, ‘nterra cioè con la enne aferizzata tutte le parole che in origine erano
in+ funno, in+ caso,in+ terra ; cioè tutte le parole che ànno in posizione protetica il residuo della preposizione in aferizzata→’n la caduta la i viene indicata dal segno (‘) d’aferesi e la enne residua è diventata proclitica della parola che segue: in+ funno→’nfunno, in+ caso→’ncaso,in+ terra→’nterra; mentre invece si scrivono senza alcuna aferesi tutte quelle parole (come nell’es. nchiummato ) in cui la enne iniziale (come anche nel caso di nce/nc’è ) non è un residuo di in, ma è una consonante eufonica détta protesi o prostesi eufonica, e chi scrive o scrivesse ‘nchiummato o ‘nce/’nc’è è o sarebbe certamente un asino calzato e vestito, (fosse anche un famoso o famosissimo sedicente scrittore napoletano o addirittura compilatore di calepini) e non merita o meriterebbe d’essere preso in considerazione sia pure per bollarlo di asinaggine e d’ignoranza!
Satis est.
Raffaele Bracale
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento