lunedì 10 giugno 2013
PASTA PRIMAVERA
PASTA PRIMAVERA
Ingredienti e dosi per quattro persone
5 etti di piselli freschi o surgelati sgranati,
4 etti di mezze penne rigate,
1 etto di pancetta tesa tagliata a listelli cm 5 x 1 x 1,
1 spicchio d’aglio mondato e tritato finemente,
1 cipolla bianca mondata e tritata,
1 carota grattata e tritata,
½ costa di sedano grattata e tritata,
1 bicchiere di olio extravergine di oliva ,
½ litro di brodo da dado vegetale,
2 etti di ricotta di pecora,
2 bustine di zafferano,
un gran ciuffo di basilico lavato, asciugato e spezzettato a mano senza ausilio di coltello,
1 etto di Pecorino laticauda grattugiato
sale fino e pepe decorticato macinato a fresco q.s.
sale doppio un pugno.
procedimento
Sgranare i piselli.
Approntare il trito fine di aglio, cipolla, carota e sedano e farlo soffriggere con l’olio in una proporzionata padella a fuoco vivo.
Riscaldare il brodo e tenerlo a temperatura.
Quando il trito sarà dorato aggiungere la pancetta e dopo cinque minuti i piselli (quelli surgelati non occorre scongelarli), allungare con il brodo bollente e farli cuocere a fuoco vivo per 10 minuti dalla ripresa del bollore.
Lessare le mezze penne rigate in abbondante acqua salata (pugno di sale grosso), scolarle al dente e versarle nella padella con il sugo approntato, rimestare, abbassare i fuochi e fare insaporire la pasta rimestandola per quattro minuti in padella con il condimento;stemperare con un mestolino d’acqua di cottura della pasta la ricotta,aggiungervi lo zafferano aggiustare di sale e versarla nella padella con la pasta, cospargere di pecorino e rimestare a fondo; a fuochi spenti aggiungere il basilico lavato, asciugato e spezzettato a mano senza ausilio di coltello e completare con una manciata di pepe nero macinato a fresco; impiattare e servire calde di fornello questa gustosa pasta primavera.
Vini: Corposi vini rossi campani (Solopaca, Aglianico, Piedirosso, Taurasi), stappati un’ora prima di usarli, possibilmente scaraffati e serviti a temperatura ambiente
Mangia Napoli, bbona salute e scialàteve!
Raffaele Bracale
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