domenica 1 gennaio 2017
VARIE 17/07
1.PE GGHIONTA 'E RUOTOLO
Ad litteram: per aggiunta al rotolo Id est: come se non bastasse; locuzione usata con un amaro senso di rammarico quando ad un imprevisto danno si accompagni una ancor pi ú deleteria beffa; l'espressione richiama anche se in modo antifrastico quella gratuita giunta di merce che gli onesti e liberali venditori solevano concedere ai clienti pi ú bisognosi affiancandola al rotolo, tipica misura di peso che nel napoletano corrispondeva a circa 900 grammi.
2.PE GGULÍO 'E LARDO, METTERE 'E DDETE 'NCULO Ô PUORCO.
Letteralmente: per desiderio di lardo, porre le mani nell'ano del porco. Id est: per appagare un desiderio esser pronto a qualsiasi cosa, anche ad azioni riprovevoli e che comunque non assicurano il raggiungimento dello scopo prefisso. La parola gulío attestato anche come vulío= voglia, desiderio pressante non deriva dall'italiano gola essendo il gulío/vulío non espressamente lo smodato desiderio di cibo o bevande; piú esattamente la parola gulío/vulío è da riallacciarsi al greco boulomai=volere intensamente con consueta trasformazione della B greca nella napoletana G come avviene per es. anche con il latino dove habeo è divenuto in napoletano aggio o come rabies divenuta (a)rraggia.
3.PE TTRAMENTE
Nel mentre che, intanto che, nel frattempo che; locuzione temporale avverbiale derivata dal latino: dum- intèrea divenuta dom-mentre poi drommente ed infine tramente, usata per indicare la contemporaneità di due azioni di cui l'una si verifichi nel mentre sia in corso l'altra.
4.PE N'ACENO 'E SALE SE PERDE 'A MENESTA
Ad litteram: per pochissimo sale va a male la minestra Locuzione usata a mo' di ammonimento quando si voglia consigliare qualcuno, intento a ad una qualsivoglia operazione, a non trascurare i pi ú piccoli particolari, ponendovi la massima attenzione, atteso che basta un nonnulla per rovinare tutta l'opera, come è sufficiente pochissimo sale, o conferito in pi ú o in meno, per rovinare il migliore dei manicaretti.
5.PE TTRE CCALLE 'E SALE, SE PERDE 'A MENESTA.
Letteralmente: per pochi soldi di sale si perde la minestra. La locuzione analoga alla predente è usata quando si voglia commentare la sventatezza di qualcuno che per non aver voluto usare una piccola diligenza nel condurre a termine un'operazione, à prodotto danni incalcolabili, tali da nuocere alla stessa conclusione dell'operazione. 'O treccalle era la piú piccola moneta divisionale napoletana pari a stento al mezzo tornese ed aveva un limitatissimo potere d'acquisto, per cui era da stupidi rischiare di rovinare un'intera minestra per lesinare sull'impiego di trecalli per acquistare il necessario sale.
Brak
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento