mercoledì 15 febbraio 2017
VARIE 17/198
1.'O PESCE GRUOSSO, MAGNA Ô PICCERILLO.
Letteralmente: il pesce grande mangia il piccolo. Id est piú generalmente: il potente divora il debole per cui se ne deduce che è lotta impari destinata sempre all'insuccesso quella combattuta da un piccolo contro un grande.
2.'O PIEZZO CCHIÚ GRUOSSO À DDA ESSERE 'A RECCHIA.
Letteralmente: il pezzo piú grande deve essere l'orecchio. Iperbolica minaccia che un tempo veniva rivolta soprattutto ai ragazzini chiassosi e/o facinorosi cui si promettevano inenarrabili, iperboliche percosse tali da ridurli in pezzi di cui il piú grande avrebbe dovuto essere l'orecchio.
3.'O PIGLIA
letteralmente lo prende (e cosa sia il LO è facilmente intuibile…) Icastica, stringata espressione usata sarcasticamente nei riguardi di donna ritenuta di facili costumi.
4.Ô PIRCHIO PARE CA 'O CULO LL'ARROBBA 'A PETTULA...
All'avaro sembra che il sedere gli rubi la pettola della camicia - Cioè: chi è avaro vive sempre nel timore d'esser derubato.
5.'O PIZZO CCHIÚ SCURO È 'O FUCULARE
Ad litteram: il posto pi ú buio è il focolare. Icastica espressione che si suole pronunciare per avvertire chi ci stia sollecitando d'un alcunché che non si è pronti, nè disposti all'azione, mancandone i relativi presupposti; in senso letterale l'espressione è usata per significare che il pasto richiestoci non è pronto, nè sarà pronto in quanto addirittura il fuoco non è stato acceso ancóra (o per mancanza di vettovaglie o perché non si è disposti a lavorare preparando il desinare) di talché il focolare risulta essere il Luogo piú buio della casa; per traslato l'espressione è usata per render noto che non si potrà addivenire al richiestoci, in quanto, volontariamente o involontariamente, ma chiaramente, impreparati all'occorrenza.
BRAK
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