giovedì 9 febbraio 2017
VARIE 17/166
1.LINDO E PPINTO
Ad litteram: pulito e dipinto; modo di dire di diretta provenienza iberica (lindo= vezzoso, pinto=dipinto) con il quale si suole commentare il mostrarsi e ancor di piú l’incedere oltremodo elegante di chi, agghindato e ben messo, vada in giro pavoneggiandosi; la locuzione à però anche un non nascosto sapore di canzonatura del soggetto che incedendo lindo e pinto, si mostra artificioso ed affettato, quando non addirittura ridicolo.
2.LL' AMMORE DA LUNTANO È COMME A LL' ACQUA 'INT' Ô PANARO.
L'amore di lontano è come acqua nel cestino di vimini Id est: è un lavorio inutile che si tramuta in tormento.
3.LL' AVIMMO FATTO 'E STRAMACCHIO.
Letteralmente: l'abbiamo compiuto alla chetichella,- o anche di straforo, di soppiatto, quasi "alla macchia", ai margini della legalità. L'espressione di stramacchio deriva pari pari dal latino extra mathesis, id est: al di fuori dei retti insegnamenti, dalle buone regole di condotta e perciò clandestinamente.
4.LL’ACCIO SENZ’ACQUA SE SECCA
Letteralmente : il sedano privato dell’acqua si secca. Espressione da intendersi sia nel normale senso letterale, sia in un giocoso, furbesco senso traslato ; nel normale senso letterale è da intendersi quale consiglio pratico per la coltura del sedano (dal greco selinon), pianta erbacea con foglie aromatiche, dalle grosse costole commestibili bisognosa per la sua crescita rigogliosa di abbondante acqua; nel giocoso, furbesco senso traslato l’espressione, messa sulla bocca di un uomo, è usata quando costui intenda in maniera non esplicita, ma furbesca chiedere ad una donna prestazioni sessuali e comunque ben si comprende cosa si nasconda dietro il sedano titolare dell’espressione e quale sia l’acqua richiesta.
accio s.vo neutro = sedano (ma – per traslato furbesco - nell’espressione membro maschile) la voce accio etimologicamente è dal tardo lat. apiu(m) con normale evoluzione fono-morfologica di sapio→saccio.
4.LL’AMMORE NUN VO’ PENZIERE!
Ad litteram: L’amore non vuol pensieri, seu preoccupazioni.
Stringata, perentoria locuzione che ricamando l’amore inteso nel senso materiale del coito intende rammentare che non c’è attività, soprattutto quelle dilettevoli, che si possa principiare o esser portata a compimento se non in presenza di una mente sgombra di ansie, apprensioni, inquietudini che possono risultare deterrenti ed inibitorie.
BRAK
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