GUAGLIONE –
SIGNIFICATO ED ETIMOLOGIA.
La
parola in epigrafe, pur se accolta in tutti i dizionarii della lingua toscana,
nasce a Napoli e poi di qui trasmigra, come tante altre parole quali camorra e
suoi derivati, guappo e consimili e con il termine guaglione viene indicato
l’adolescente, il ragazzo poco piú che
decenne che abbia eletto per proprio regno la strada nel cui
rutilante
chiasso, si diverte, gioca e magari presta la sua piccola opera servizievole
nell’intento di lucrare piccolo guadagno: ‘o guaglione d’’e servizie o guaglione
‘e puteca quando si tratti di ragazzo avviato ad un lavoro piú o meno stabilmente
retribuito Pertanto con il termine guaglione a Napoli non si indica il bambino,
che è detto propriamente: criaturo o anche ninno o nennillo e
– quando si tratti di piccolissimo anche anema ‘e Ddio.
Per
ciò che riguarda l’etimologia, la questione è di non poca cosa,
avendo
il vocabolo scatenato la fantasia di
addetti ai lavori o filologi della domenica e sono state avanzate le ipotesi piú
disparate ed è molto difficile bordeggiandole attingere un sicuro approdo.
Ecco
perché mi limiterò a dare un sommario elenco di dette ipotesi, e a suggerire alla fine, l’ipotesi che
ritengo piú perseguibile.
A
– si cominciò, temporibus illis, a scomodare il greco kallos, kallion: bellino, grazioso, nella pretesa forse che il
guaglione dovesse essere per forza grazioso, ma
chiunque si può render conto che si trattava di una pretesa non
supportata da alcuna documentata prova, per cui escluderei senz’altro l’ipotesi.
B
–Si congetturò pure che guaglione potesse derivare sempre dal greco, ma dalla
parola gala = latte, ma non si vede
cosa possa mettere in rapporto il latte con il ragazzo di strada che non è
certamente un poppante; l’ipotesi è pertanto – a mio avviso - da scartare.
Come
è, a mio avviso, da scartare l’ipotesi C,
sebbene caldeggiata, se non proposta originariamente dall’Alessio nel suo dottissimo D.E.I., che fa derivare la parola di cui ci
occupiamo dal latino gàneone(m) che sta ad indicare il frequentatore
di bettole, l’ubriacone, o peggio! il frequentatore di postriboli: personaggi
che non posson certo configurare,
d’acchito, il guaglione. Non nego che, talvolta, il guaglione possa aver alzato il gomito o frequentato
bordelli, ma da ciò a ritenerle sue
precipue attività (tanto da farne derivare il nome...)mi pare ce ne corra!
D
– Ugualmente non perseguibile mi pare l’opinione espressa dal pur grandissimo Ròlfs,
che accosta la parola guaglione a guagnone
e cioè: colui che piange, ma anche
questa mi pare una petizione di principio inconferente; perché mai il guaglione
dovrebbe tanto piangere, da far trarre da ciò l’origine della parola?
E
– Ipotesi ugualmente da scartare son quelle che che tirano in causa pretestuose voci latine come : qualus=
cesto e qualis= quale, termini che
semanticamente sono chiaramente inconferenti rispetto la sostanza del nostro
guaglione;
F
– Si è cercato, da qualcuno di coinvolgere il francese con la parola garçon, che –è vero – indica il ragazzo
di bottega, ma da esso lemma in napoletano è derivato guarzone, per cui scarto l’ipotesi.
G.
– Neppure mi convince l’idea, espressa
marginalmente dall’ amico prof.
C. Jandolo nel suo conciso Dizionario
etimologico napoletano, che guaglione possa derivare da un ipotizzato valione(m) dal verbo valére: valido, vispo; non mi risulta
infatti che tutti i guagliuni siano necessariamente vispi, validi e valenti…
H
-Scarto altresí la pretestuosa derivazione dal francese gaillard, amologa del nostro gagliardo,
giacché non è scritto da nessuna parte che ‘o guaglione debba essere forte e
muscoloso.
I - Sempre nell’ambito della lingua francese
riporto quanto ebbe a dire il giornalista A. Fratta scrivendo sul Mattino di Napoli allorché
affermò di avere udito in quel di Marsiglia
apostrofare i ragazzi di strada con il termine vuaiú (voyou) stranamente simile
al suono del nostro guagliú; si tratta
di una tentazione, ma se si esclude il tenue legame del francese voie =
strada con il guaglione partenopeo troppe sono le discrepanze semantiche che
ostano a che si possa accettare simile discendenza.
Per
concludere mi pare si possa proporre l’ipotesi di far discendere dal sempre vivo basso latino
galione(m)= giovane
mozzo,servo sulle galee)la parola guaglione soprattutto tenendo presente quel ragazzo dei servizi o guaglione ‘e puteca di cui sopra.
RaffaeleBracale
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