“BBELLA E BBONA” & ALTRO
bbella e bbona
agg.vi f.li = bella ed appetibile; bbella
è il femm. di bello che è dal tardo lat.
bellu(m) 'carino', in origine
dim. di bonus 'buono' ed à il
consueto significato attribuito a ciò
che è dotato di bellezza o che suscita
ammirazione, piacere estetico; mentre bbona (femm. di buono) nel
significato a margine non vale conforme al bene; onesta, moralmente positiva, che à
mitezza di cuore, mansueta, bonaria e non vale neppure abile,
capace; oppure détto di cosa: utile, efficace, efficiente ma - pur mantenendo l’etimo dal lat. *bonam=buona – questa voce per solito sta per piacente,
appetibile, che risveglia i sensi; da rammentare poi che in napoletano esiste un’espressione
formata apparentemente da due agg.vi m.li, ma chè è invece un’espressione
avverbiale temporale; l’espressione è bbello e bbuono che non si riferisce
a persona o cosa di genere maschile, esteticamente gradevole o moralmente positiva,
ma è, come ò anticipato un’
espressione avverbiale con valenza temporale e sta per all’improvviso con
riferimento ad una situazione che da positiva (bella e buona) che era si sia mutata d’improvviso, senza che niente
lo lasciasse presagire, in maniera negativa es.: bbello e bbuono s’è mmiso a cchiovere. Rammento in coda che per
esprimere il medesimo concetto di fatto improvviso accaduto inopinatamente nel
bel mezzo di altri accadimenti che non lo lasciavano presagir, s’usa
l’espressione avverbiale con valenza temporale â ‘ntrasatta che è dritto per dritto dal lat. intra res actas→(i)ntra(re)sacta(s)→’ntrasatta
=tra cose in corso di opera.
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