ESSERE ‘NU SÀRACO ‘E FUNNALE
Essere un sarago di fondale. Cosí con l’espressione in epigrafe i procidani sogliono riferirsi a persona molto spilorcia ed ingenerosa non solo verso gli altri, ma addirittura verso sè stessa. Nell’espressione si prende a modello di avarizia e grettezza il sarago e segnatamente quello sparaglione una specie comune in tutto il bacino del Mediterraneo e nel mar Nero che si può ritrovare su fondali rocciosi o sabbiosi, ma strettamente costieri e la si ritrova a profondità comprese tra 5 e 20 m (eccezionalmente fino a 100 m); è un pesce che molto difficilmente si leva dai fondali dove si contenta di nutrirsi di alghe, molluschi e piccoli crostacei ed infatti le sue carni sono poco saporite e non à valore commerciale dimostrando in tal modo tutta la sua grettezza. Rammento che anche a Napoli con il termine sparaglione si identifica un avaro.
Raffaele Bracale.
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