domenica 2 ottobre 2011

PARLÀ FRANCO

PARLÀ FRANCO
Parlà franco vale ad litteram: parlar in modo leale, schietto, sincero; l’espressione usata con il verbo cogniugato all’imperativo: parla franco! sostanzia cioé l’invito pressante a parlare in maniera semplice, diretta, immediata e facilmente fruibile evitando pretestuosi giri di parole,inutili traslati,metafore e/o tropi, andando súbito al sodo, tralasciando preamboli e divagazioni,per giungere prontamente e velocemente a parlare dell'argomento essenziale con chiarezza, franchezza, lealtà, onestà, sincerità, evitando metonimie e/o sineddochi che potrebbero indurre in errore.
parlà = parlare; il verbo parlare/parlà (che etimologicamente deriva dal latino volg. *parabolare→par(abo)lare→parlare, deriv. di parabola 'parabola', poi 'discorso, parola' ) è quel verbo intransitivo con ausiliare avere che, come nell’italiano, sta per:
1 pronunciare parole; esprimere con parole pensieri o sentimenti: parlare a, con qualcuno; parlare con voce chiara, forte; parlare a voce alta, bassa; parlare lentamente, sottovoce; parlare col, nel naso, con voce nasale; parlare a fior di labbra, piano; parlare tra i denti, in modo indistinto; parlare da solo, fare un soliloquio; parlare tra sé (e sé), pronunciare qualche parola a voce bassissima, rivolgendosi a sé stesso, quasi per riassumere i propri pensieri; parlare stentatamente, con fatica, per debolezza fisica, per mancanza di prontezza o per scarsa conoscenza della lingua ' parlare in punta di forchetta, (fig.) con parole affettate, ricercate ' parlare chiaro, dire le cose come stanno ' parlare a vanvera, a caso, senza riflettere ' bada a come parli, modo per invitare qualcuno a non offendere, a misurare le parole ' con rispetto parlando, formula di scusa che si premette o si fa seguire immediatamente a un'espressione o a una parola non troppo conveniente ' parlare bene, male di qualcuno, con benevolenza, con malevolenza ' parlare a cuore aperto, col cuore in mano, (fig.) sinceramente e disinteressatamente ' parlare con qualcuno a quattrocchi, da solo a solo, senza testimoni ' parlare al muro, al vento, (fig.) inutilmente, a chi non vuole ascoltare | chi parla?, con chi parlo?, formule che si usano al telefono quando non si sa chi sia l'interlocutore
2 sostenere una conversazione; ragionare, discutere, dialogare: parlare di letteratura, d'arte, di politica; parlare del più e del meno, conversare di argomenti vari e poco importanti ' far parlare di sé, suscitare l'interesse, la discussione, i commenti della gente ' tutti ne parlano, si dice di fatto o persona che è oggetto di chiacchiere, di pettegolezzi oppure di discussioni, di interesse' la gente parla, mormora, fa pettegolezzi | senti chi parla!, si dice a persona che è la meno adatta a pronunciarsi su qualcosa ' non se ne parla neanche, si dice di cosa che non si vuole assolutamente fare ' non parliamone più, si dice per troncare una discussione, una lite ' non me ne parlare!, si dice a chi tocca argomenti penosi o delicati
3 tenere una lezione, una conferenza, un discorso pubblico: parlare al popolo; parlare in un comizio; parlare alla radio, alla televisione | parlare dal pulpito, (fig.) assumere un tono saccente e professorale ' parlare a braccio, improvvisando
4 (estens.) esprimere un pensiero, trattare di un argomento per iscritto; anche, esprimere pensieri o sentimenti con mezzi diversi dalla parola: tutti i giornali parlano del processo; l'autore parla in questo libro di due personaggi storici; parlare a gesti, con gli occhi; i muti parlano a segni
5 manifestare un'intenzione; far progetti riguardo a qualcosa: parlano di andare in Spagna; di quella legge si parla da dieci anni | non se ne parla più, si dice di un progetto ormai accantonato
6 rivelare segreti; confessare: l'imputato non si decide a parlare
7 (fig.) essere particolarmente espressivo; suscitare, ispirare sentimenti: occhi che parlano; musica che parla al cuore | luoghi che parlano di qualcosa, che la ricordano, che ne portano i segni | i fatti parlano, sono la prova eloquente di qualcosa
8 (fig.) manifestarsi attraverso fatti o parole: in lui è l'invidia che parla, che lo spinge a dire o a fare determinate cose; lasciar, far parlare la coscienza, la ragione, ascoltarne la voce, i suggerimenti ||| v. tr.
1 usare, per esprimersi, una determinata lingua; conoscere una lingua in modo da potersi esprimere correntemente: parlare russo (o il russo); parlare bene, male l'inglese | parlare ostrogoto, turco, arabo, (fig. fam.) esprimersi poco chiaramente, non farsi intendere
2 esprimersi in un certo modo, usare un determinato linguaggio: parlare un linguaggio franco, chiaro, oscuro
3 (lett.usato transitivamente) dire: possa... parlare alquante parole alla donna vostra ||
parlarsi v. rifl. rec.
1 rivolgersi reciprocamente la parola: si parlavano da un lato all'altro della strada
2 (antiq. pop.) amoreggiare
3 avere rapporti amichevoli, essere in buoni rapporti: dopo quel litigio non si parlano più.
franco/a agg.vo m.le o f.le
1 (ant.) si diceva di persona o cosa non sottomessa politicamente:
2 (estens.) si dice di chi è libero da doveri e prestazioni | guardia franca, marenaro franco, membro dell'equipaggio che, libero dal servizio, può scendere a terra | franco tiratore, chi compie azioni di guerriglia nelle retrovie di un esercito invasore;
3(fig.) parlamentare che, nelle votazioni a scrutinio segreto, si sottrae alla disciplina di partito
4 libero dal pagamento di dazi, di spese di trasporto ecc. | mercanzia franca ‘e puorto (merce franca di porto), spedita a spese del mittente | franco frabbeca, franco dumicilio, a spese del mittente fino ai luoghi indicati | città franca, puorto franco, località in cui si introducono merci senza pagare i dazi doganali | farla franca, (fig.) compiere un'azione illecita e riprovevole senza essere sorpresi
5 (come nel caso dell’espressione:”jí a ffranco”)libero, esonerato, dispensato, sciolto, esente da spese o da condizionionamenti;
6(come nel caso che ci occupa)leale, schietto, sincero:
7 sicuro di sé, disinvolto; spedito: purtamento franco; prucedere cu ‘o passo franco |
8(estens.) libero da pregiudizi, sfrontato

s.vo m.le nelle costruzioni, distanza minima di sicurezza da un elemento sospeso o sporgente | in un'opera idraulica, la distanza fra il livello massimo a cui l'acqua può arrivare e quello che non deve raggiungere.
Etimologicamente è voce dal fr. ant. frank, propr. 'libero'.


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