domenica 17 giugno 2012
JIVE/GHIVE FACENNO ‘O GUAPPO A MMARE,ETC.
JIVE/GHIVE FACENNO ‘O GUAPPO A MMARE, MO FAJE ‘O STRUNZO DINT’Â SPASELLA!
Facevi il guappo in mare, adesso fai lo stronzo nel cestino
Detto a mo’ di sfottò per commentare l’ingloriosa fine di un pesce che braveggiava in mare fino a quando non è stato pescato e messo sul banco del pescivendolo; per estensione il proverbio si attaglia a tutti coloro che, profittando di transeunte situazioni favorevoli, braveggiano sui piú deboli fino a quando (essendo in realtà persone stupide, odiose, saccenti e supponenti), venute meno quelle tali situazioni favorevoli al loro braveggiare, non incappino in chi li sottometta.
guappo s.vo ed agg.vo m.1 camorrista, bravaccio, spaccone 2 (estens.) persona sfrontata, arrogante | guappo’e cartone, persona che nasconde dietro l'arroganza e la sfrontatezza una reale debolezza; come agg.vo: sfrontato, arrogante;
quanto all’etimo è voce dal latino vappa s.vo f.le che già nel latino ebbe in primis il significato di vinello inacetito e poi per traslato, al m.le) degenerato,bravaccio, uomo buono a nulla, cattivo soggetto tal quale il nap. guappo; normale nel napoletano l’alternanza v→g (cfr. volpe/golpa – vunnella/gunnella – vulio/gulio etc.).
strunzo = stronzo, escremento solido di forma cilindrica
e figuratamente: persona stupida, odiosa, saccente, supponente
l’etimo della voce napoletana è dritto per dritto dal tedesco strunz= sterco;
spasella s.f. tipico piccolo e leggero contenitore di midollo ligneo intrecciato, in forma di vassoio rettangolare a sponde basse,privo di manici contenitore in uso tra i pescivendoli campani per esporvi la merce sistemata ordinatamente ed agghindata con ciuffi di alghe marine; è un contenitore che per avere l’intreccio a maglie piuttosto larghe ben si presta a far passare l’acqua usata per spruzzare il pesce contenuto nella spasella, al fine di mantenerne o rinverdire la freschezza.
Quanto all’’etimo la voce a margine risulta – come ò detto - essere un diminutivo (cfr. il suff. ella) di spasa s.f. ampio contenitore rettangolare o anche ovale di vimini intrecciato, a fondo piatto con sponde pronunciate, fornito di due manici,à l’etimo nel lat. neutro plur. expa(n)sa =cose distese part. pass. del verbo expandere,
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