sabato 2 giugno 2012

PUZZULENTO

PUZZULENTO L’agg.vo e/o s.vo m.le napoletano puzzulento che al f.le è puzzulenta riproduce l’ossimoro italiano puzzolente nel significato di: che emana puzzo: ‘nu sceruppo puzzulente(uno sciroppo puzzolente) ma è usato anche in senso traslato in relazione alle persone nei significati di furbo, scaltro,lesto, rapido. ed anche piú genericamente e/o furbescamente in quelli di mascalzone, farabutto, carogna, canaglia, delinquente Ora prima di spiegare le ragioni semantiche che ànno portato nel napoletano ai significati traslati, faccio un passo indietro e chiarisco perché riguardo all’italiano ò parlato di ossimoro (s. m. figura logica che consiste nell'accostare, nella medesima espressione, parole di senso opposto (p. e. un morto vivente); etimologicamente infatti puzzolente→puzzulento è formato dall’agglutinazione del s.vo puzzo (cattivo odore) con il part. pass. olente dell’infinito olire che (con derivazione dal lat. olíre) vale mandare buon odore, esalare profumi; va da sé che mettere insieme il mandare un buon odore con il s.vo puzzo(cattivo odore) generi – a mio avviso un patente ossimoro! Chiarita cosí questa particolarità che riguarda sia il puzzolente dell’italiano che il puzzulento del napoletano vediamo quali sono le ragioni semantiche che ànno spinto nel napoletano ad accostare a puzzulento i significati di furbo, scaltro,lesto, rapido, mascalzone, farabutto, carogna, canaglia, delinquente accanto a quello ovvio di che emana cattivo odore. L’accostamento originariamente avvenne, in àmbito contadino con riferimento alle volpi ed alle faine, animali furbi, scaltri, oltre che lesti, rapidi ed emananti un caratteristico cattivo odore di selvatico, animali che facevano stragi nei pollai dei contadini che presero ad appioppare a quei predatori l’aggettivo puzzulento in tutti i suoi significati sia primitivi che traslati oltre che in quelli piú ampi e generici di mascalzone, farabutto, carogna, canaglia, delinquente in riferimento ai gravi danni loro procurati; in sèguito l’aggettivo, in tutti i significati che ò illustrato, fu assegnato ed ancóra è usato per tutte le persone adulte o non che si comportino come volpi o faine (con rapidità e furbizia) o che procurino – come quelli – gravi e continuati danni. Raffaele Bracale

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