Ô VIECCHIO LLE PRORE ‘O CUPIERCHIO
Ad litteram: Al vecchio prude il coperchio. Id: Il vecchio va soggetto a velleitarie pulsioni sessuali che gli procurano prurigini mentali. Nell’inteso comune infatti il vecchio è ritenuto con malgrado dell’età e della canizie,un lussurioso,libidinoso, concupiscente se non nella pratica, quanto meno nel suo intimo pensiero e tutto ciò perché nell’uomo avanti con gli anni l’organismo non è più capace di adempiere a talune esigenze e tale insoddisfazione si ritiene sia giocorza che naturaliter gli si trasformi in una sorta di chiodo fisso che rode la mente, procurando pizzicori di pensiero;da tutto quanto fin qui détto si evince che il sostantivo cupierchio (id est coperchio)della locuzione deve essere inteso una sorta di sinonimo di testa, capo [sineddoche di mente, pensiero] e può ben rappresentare ciò che è chiusura e sommità del corpo e come tale è chiamato in causa nell’espressione in esame. Con il che posso dire di aver fatto piazza pulita dell’interpretazione erronea di questo coperchio che fa qualcuno, impropiamente leggendovi una figurazione peraltro non spiegata di glande o quella ugualmente erronea di rappresentazione del podice. C’è da chiedersi infatti cosa mai coprirebbero o da chi mai nell’eloquio popolare partenopeo, glande e sedere siano stati détti cupierchie. A me non risulta e trovo semplicemente fantasioso il ritenerlo, con buona pace anche di qualche amico!
R.Bracale
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